Ama vuole smaltire in terra pontina i rifiuti di Roma, la Provincia dice no

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La discarica di Borgo Montello

LATINA – Il piano anti-caos riportato dagli organi di stampa e proposto da Ama per risolvere l’emergenza della Capitale impone una seria riflessione e ripropone il tema dell’esigenza di un maggiore confronto tra i territori del Lazio e la Regione in materia di rifiuti, così come per la delicata questione del servizio idrico che è oggetto di discussione in questi giorni proprio in provincia di Latina. A ribadirlo il presidente della Provincia Eleonora Della Penna.

“Leggo sulla stampa locale – afferma il presidente Della Penna – che Ama avrebbe avviato un piano anti caos pensando si smaltire altrove i rifiuti di Roma. E per altrove si pensa, come sempre, ai territori del resto del Lazio, partendo proprio dalla provincia di Latina che dovrebbe ospitarne, insieme ad altre due aree, addirittura cento tonnellate al giorno. E’ evidente che il Comune di Roma cerca di risolvere i propri problemi scaricandoli sulle aree limitrofe e questo per noi è inaccettabile. A prescindere da dove finiranno i rifiuti, comunque in zone che già rappresentano delle servitù per i nostri territori e i nostri cittadini, appare sempre più attuale il tema di una rivisitazione dell’assetto regionale relativo al piano dei rifiuti e non è ormai più rinviabile un confronto con i territori su questa delicata materia. La Provincia di Latina presenterà ai sindaci del territorio uno schema di piano, approvato all’unanimità dal Consiglio provinciale, che propone un sub ambito provinciale che dovrebbe organizzarsi in autonomia, aumentando ulteriormente i livelli della differenziata e diventando uno strumento reale, concreto, di supporto per i nostri Comuni. La soluzione – sottolinea Della Penna – oggi, non può essere sempre la stessa: far girare i rifiuti in tutto il Lazio pensando di disporre dei territori a seconda delle emergenze e sottovalutando, considerevolmente, anche l’impatto ambientale che il via vai di camion della nettezza urbana ha su tutto il territorio e questo tenendo sempre in considerazione anche i problemi di viabilità”.
“Il Consiglio provinciale – afferma il delegato all’ambiente Sandro Bartolomeo – si è espresso all’unanimità proponendo un progetto che, di fatto, riporterebbe la gestione dei rifiuti sul piano pubblico. I Comuni hanno bisogno di risposte concrete a fronte di costi che diventano sempre più alti: dobbiamo sottolineare che i rifiuti non possono diventare un affare e che per questo, dalle istituzioni competenti, servono linee chiare con progetti ampiamente condivisi con gli enti locali. I sindaci diranno la loro ma, certamente, il fatto che da Roma si continui a pensare di smaltire i rifiuti della Capitale anche in provincia di Latina ci lascia interdetti. La Regione deve intervenire come elemento di garanzia anche in tal senso e darci rassicurazioni sul fatto che la provincia di Latina non diventerà, a prescindere dal ruolo e dagli interessi delle aziende private che operano nel settore, un luogo dove riversare le emergenze del resto del Lazio”.


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