LATINA – La gestione dell’urbanistica durante l’amministrazione Lbc è un esempio lampante dell’approssimazione e della furia ideologica che ha guidato in questi anni il sindaco Coletta e la sua maggioranza. Per inseguire il fantasma degli imprenditori simbolo del malaffare, hanno devastato un settore economico che ha pur sempre prodotto ricchezza e benessere per tutta la città. La vicenda di via Ombrone è emblematica: si è scelto di arrivare allo scontro con la società costruttrice e con le famiglie che avevano acquisito sulla carte quegli immobili pur di non trovare una via d’uscita ad una situazione determinata dall’annullamento dei piani particolareggiati da parte del Commissario Barbato.
Dunque, alla luce di ciò la recente decisione del Tar di annullamento della ordinanza di demolizione emessa dal Comune di Latina relativa all’edificio di via Ombrone, di proprietà della società Co.Ri.Sma srl, non sorprende se si analizza la ‘mirabolante’ procedura adottata dal Comune di Latina a seguito dell’annullamento del PPE del quartiere R3.
A seguito dell’annullamento del piano del quartiere R3, deciso dal Commissario nel maggio 2016, il Comune avrebbe dovuto prima annullare i due titoli edilizi (permesso e Scia) e solo dopo eventualmente emettere ordinanza di demolizione.La procedura erroneamente adottata ha determinato pertanto la soccombenza del Comune al Tar e la possibile conseguente richiesta di risarcimento del danno subito dalla società.Fortunatamente la desolante procedura seguita dal Comune si è fermata alla ordinanza di demolizione e non è stata eseguita la demolizione del fabbricato che avrebbe potuto determinare un danno ancora maggiore: si pensi al caso del risarcimento per l’abbattimento di Punta Perotti”.
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