E’ iniziato il processo a carico di Armando Di Silvio, detto Lallà, e degli altri imputati dell’inchiesta Alba Pontina che non hanno scelto il rito abbreviato. Il collegio penale ha accolto la costituzione di parte civile, del Comune di Latina, della regione Lazio e dell’associazione Caponnetto. Respinta quella dell’associazione Addiopizzo di Palermo.

Alla sbarra, a vario titolo per associazione per delinquere, con l’aggravante del metodo mafioso, traffico di droga ed estorsioni, oltre al capostipite del clan Di Silvio, la moglie Sabina De Rosa, Federico Arcieri, Angela Di Silvio, detta “Stella”, Genoveffa Sara e Giulia Di Silvio, Francesca “Gioia” De Rosa, Tiziano Cesari e Daniele Coppi.

Il processo riprenderà il 19 giugno per la nomina dell’incarico di un perito per le intercettazioni.

Al processo,in corso a Roma, con rito abbreviato, le richieste di condanna da parte dei Pubblici ministeri per i figli di Lallà e degli altri sei imputati, per un totale di 80 anni di reclusione.


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