da un’idea di Vittorio Sgarbi

a cura di Denis Isaia

12 luglio – 20 ottobre 2024

di Sergio Salvatori

In occasione del centenario del movimento surrealista, il Mart di Rovereto dedica una grande mostra all’arte fantastica italiana, oggi al centro di un crescente interesse da parte di critici e studiosi. Attraverso 160 opere di oltre 70 artisti, il percorso si sviluppa in sezioni tematiche per raccontare la pluralità dei linguaggi e delle poetiche dei “Surrealismi” italiani.

Finalmente riscoperta, l’arte fantastica italiana è al centro di recenti studi e si manifesta, come segnalano articoli, pubblicazioni, mostre e alcune delle rassegne realizzate dal Mart negli ultimi anni. E’ il caso, per esempio, delle monografiche su Romolo Romani (2021), su Adelchi  Mantovani e Julius Evola (2022), o della grande mostra dedicata all’amicizia tra Leonor Fini e Fabrizio Clerici (2023) nella quale si annoverano numerosi tra gli artisti oggi in mostra, come Stanislao Lepri o Colombotto Rosso. Con Surrealismi, inoltre, il Mart approfondisce e valorizza alcuni degli artisti presenti nelle proprie collezioni: sono, infatti, una cinquantina le opere provenienti dal patrimonio del museo. Si va dai noti capolavori di Giorgio de Chirico e Alberto Savinio, fino ad opere di Enrico Baj, di cui a Rovereto si conserva l’archivio, di Alberto Martini, Enrico Prampolini e molti altri. Insistendo su questo filone, il museo di Rovereto presenta Surrealismi, una mostra di ricerca, dettagliata e completa, su un tema ancora oggi poco conosciuto  e sfidante per il gusto estetico maggiormente condiviso. Partendo dall’indole romantica e incantata, che affonda le radici nel Simbolismo, nel Realismo magico e nella Metafisica, attraverso esperienze variegate e confronti  con le tendenze coeve, il progetto identifica i caratteri dei surrealismi italiani facendo emergere autori meno conosciuti, isolati o non corrispondenti alle proposte più note.

Come la storiografia ha più volte evidenziato, l’Italia è estranea al Movimento Surrealista, la cui invenzione e maturazione avviene esattamente cento anni fa in Francia sotto la guida di André Breton; eppure, si deve allo stesso Breton l’individuazione di due preziosi antecedenti al movimento nell’opera di Giorgio de Chirico e Alberto Savinio, inconsapevoli predecessori di una pittura rivolta ai luoghi più reconditi dell’anima, agli spazi dell’immaginazione e del sogno.

La mostra è divisa in quattro sezioni tematiche che si muovono fra diversi periodi, e rintraccia i filoni principali  dei Surrealismi italiani e le loro peculiarità: dal dialogo aperto sul passato che ha in de Chirico l’inquieto capostipite novecentesco, sino alle influenze che caratterizzano alcune espressioni del Futurismo, della scena Pop o post-informale.

In armonia con i temi della mostra, l’allestimento si sviluppa attraverso cinque sale che compongono un labirinto surrealista, tortuoso e straniante. L’esposizione convive inoltre con la mostra monografica dedicata a Luigi Serafini: nella stessa ala del museo i due spazi si connettono attraverso dei varchi al principio e alla fine del percorso. De Chirico, il primo surrealista moderno, cede così il testimone a molti artisti fino a giungere a Luigi Serafini, l’artista fantastico italiano contemporaneo in grado di calamitare attorno alla sua opera un raro insieme di ammiratori che, da Italo Calvino a Tim Burton, rappresentano la migliore creatività del nostro tempo.

Informazioni dell’Evento. La mostra sarà accompagnata da un ricco catalogo che riunisce le biografie di ciascuno dei circa 70 artisti presenti nell’esposizione e che raccoglierà i contributi di: Vittorio Sgarbi, Denis Isaia, Chiara Portesine, Concetta Leto, Giulia Tulino, Guido Pautasso, Lucio Scardino, Manuel Barrese, Paola Decima Lombardi, Roberta Serpolli.

Sede: Mart, Corso Bettini 43, Rovereto 38068

Orari: mar, mer, gio, 10.00 – 18.00

Ven, sab, 10.00 – 19.30 – lunedì chiuso

Informazioni e prenotazioni: +39 0465 670820 – info@mart.tn.it

La mostra è sostenuta da Altemasi e Cassa Rurale AltoGarda e Rovereto.


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