LATINA – Il 25 marzo ritorna, per il secondo anno consecutivo, al teatro “D’Annunzio” di Latina l’Opera Musical “Mors et Vita”, versione rock della Passione di Cristo proposta dall’Associazione “Cantiere dell’Arte”.
Lo spettacolo, oltre ad essere patrocinato dal Comune di Latina, dalla locale Pro Loco e dalla Provincia, ha ottenuto l’alto Patrocinio della Curia Vescovile della Diocesi di Latina, Terracina, Sezze e Priverno.
Anche quest’anno un cast di eccezione: Manuela Zanier nel ruolo di Maria, Marco Romano nel ruolo di Gesù, più di 50 attori e ballerini in scena e tanti altri professionisti che si occuperanno di scenografie, effetti speciali, luci e costumi. Le coreografie sono state realizzate da Martina Pinti della Scuola di Danza “Dance Lab” di Latina una delle scuole più rappresentative della nostra provincia.
L’opera nasce dalla collaborazione tra Pietro Titone, autore del soggetto e dei testi e del Maestro Vincenzo Li Causi, autore delle musiche e degli arrangiamenti.
Protagonista assoluta la musica, la cornice rock esalta il dolore di Cristo, in un crescendo carico di emozioni sempre più forti. Sulla scena il bene e il male, il bianco e il nero, la morte e la vita danzano, scontrandosi e intrecciandosi fino alla fine; la musica e i personaggi diventano un fiume in piena che corre verso il pubblico. Tutto culminerà in una scena finale dal grande impatto emotivo, nella quale sfileranno le immagini di morte e di distruzione di tutti i tempi.
Bravo il regista, Giuseppe Li Causi che riesce ad oltrepassare il mero racconto della morte di Gesù, lanciando un messaggio importante: la sofferenza di Cristo ci rende coscienti dei nostri errori e ci riscatta dal peccato universale.
“Questo spettacolo mette in scena il tema della passione e resurrezione di Gesù – dichiara il regista Giuseppe Li Causi – dove la morte e la vita si affrontano in uno straordinario duello, che per certi versi ricorda il nostro vivere quotidiano. Un duello tra violenza e pace, tra ricchezza e povertà, tra egoismo e solidarietà. Una lotta tra realtà e spiritualità che porta sempre ad un cambiamento e verso qualcosa di nuovo. La stessa croce, simbolo della morte di Cristo, ci ricorda la speranza, secondo la tradizione cristiana, della vita eterna in paradiso. “
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