Al Blue Forum di Gaeta tracciata la rotta per il Piano del Mare

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GAETA – Un minuto di silenzio per le vittime del maltempo in Emilia Romagna. Si è aperta così, dopo il taglio del nastro ufficiale, la prima giornata del 2°Summit Nazionale sull’Economia del Mare Blue Forum, in scena a Gaeta fino al 27 maggio prossimo. 

A dare il via i lavori il Presidente di Assonautica Italiana, Si.Camera e Camera di Commercio Frosinone Latina, Giovanni Acampora, che ha ringraziato tutti i presenti per la straordinaria adesione: “La vostra presenza ci onora e testimonia la grande attenzione al nostro mare, alla sua tutela e alle sue risorse, che sono un patrimonio di tutti. Siamo particolarmente orgogliosi di avervi con noi tutti insieme, a conferma che il mare unisce e che tutti dobbiamo e possiamo fare la nostra parte. Il dramma dell’Emilia-Romagna è una ferita che si riapre, perché tanti sono i precedenti e tanti i nostri connazionali che hanno dovuto affrontare eventi estremi catastrofici come questo, che sono un chiaro segnale rispetto ai cambiamenti climatici in atto. Ormai sappiamo bene che le decisioni che prenderemo ora condizioneranno la vita sul nostro pianeta e su questo abbiamo una grande responsabilità nei confronti delle generazioni future con le quali dobbiamo lavorare per creare le condizioni per un’economia sostenibile, inclusiva e innovativa. Per questo saremo qui ogni anno, protagonisti di un network delle Istituzioni nazionali ed europee, delle autorità civili e militari, delle Associazioni, delle Università e dei principali centri di ricerca e innovazione internazionali. Una comunità senza barriere ed egoismi, dal sud al nord, dal più piccolo al più grande, per attuare il cambiamento e dare vita ad un’ondata contagiosa di entusiasmo, determinazione e coraggio”.

Poi, a sancire l’importanza dei lavori, il video messaggio della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola: “Io sono cresciuta vicino al mare e so quanto sia cruciale la gestione sostenibile delle risorse marine sul nostro pianeta. E ora possiamo fare la differenza perché le decisioni che prendiamo oggi hanno ancora il potere di plasmare il futuro”. Metsola ha ringraziato Giovanni Acampora e l’on. Salvatore De Meo “per aver sempre creduto nell’importanza dell’economia del mare in Italia e in Europa. Dobbiamo spiegare meglio ai cittadini il perché e come vogliamo fare la transizione e perché è importante. Dobbiamo ascoltare di più, in particolare i nostri agricoltori e il settore agricolo. La popolazione deve avere fiducia in questo processo ma devono poterselo permettere in termini economici, altrimenti non avrà successo”. 

Le Istituzioni per il Piano del Mare: “Costruiamo insieme la nuova visione strategica dell’Italia”

Il summit è entrato poi nel vivo dei lavori che, per questa prima giornata, si sono concentrati sul confronto tra le Istituzioni ed i principali attori del settore per dare un contributo concreto alla stesura del Piano del Mare, con l’obiettivo di costruire la nuova visione strategica dell’Italia. 

“Il Sistema camerale da oltre un decennio fornisce un prezioso contributo all’analisi dell’economia del mare. – Ha affermato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete – Tuttavia, sono ancora tante le questioni da affrontare. In primo luogo sul fronte della semplificazione dei procedimenti amministrativi quali, ad esempio, quelli connessi alle operazioni di dragaggio dei fondali marini, che richiedono una serie di autorizzazioni che allungano notevolmente i tempi di realizzazione. Nel rispetto della sostenibilità, inoltre, serve uno sforzo tecnico/amministrativo affinché si acceleri l’adozione di soluzioni di cold ironing, ovvero il sistema con cui una nave ormeggiata in banchina sia alimentata elettricamente da terra. C’è poi la questione infrastrutturale. Le Camere di commercio possono assumere un ruolo attivo nella messa a punto di piani di intermodalità per facilitare una maggiore integrazione tra aree costiere, entroterra e città portuali: solo due quinti dei porti sono collegati alla rete ferroviaria. Infine, il turismo. Anche qui le Camere possono giocare un ruolo importante nello sviluppo delle destinazioni turistiche dei territori costieri attraverso la promozione di tutte le attività legate all’economia del mare”.

Il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè ha sottolineato la posizione dell’attuale Governo, nel corso di un’intervista condotta da Nunzia De Girolamo: “L’economia del mare è fondamentale per il nostro Governo che ha deciso di costituire un ministero del Mare. Il mare è per noi costa, stabilimenti balneari, pesca, trasporto e logistica. Il mare rappresenta anche la nostra qualità del cibo. Il mare dobbiamo metterlo al centro dei nostri pensieri. Siamo primi in Europa nella cantieristica degli yacht e dobbiamo essere orgogliosi di questo. ‘Nel turismo siamo quinti a livello mondiale, dobbiamo avanzare. Il turismo sta andando bene, nei primi due mesi dell’anno c’è stato un aumento del fatturato del 5%. Il 2023 sarà l’anno del sorpasso rispetto al 2019, che fu l’anno record per il turismo. Ma non ci dobbiamo accontentare. Abbiamo tante cose da fare e finalmente c’è una squadra di governo pronta a farlo”.

Netta la posizione del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, intervenuto al Forum nella mattinata: “Quello della ‘blu economy’ è un tema estremamente delicato e anche molto trascurato, c’è un terreno da recuperare enorme. Non si può parlare di economia del mare se noi non mettiamo mano urgentemente alle infrastrutture. Per un presidente di regione che vuole far crescere l’economia, vuole investire, vuole puntare sui territori, sulle bellezze e le meraviglie della propria regione, è ovvio che le infrastrutture sono l’elemento essenziale da cui ripartire insieme alla vivibilità. Solo per fare un esempio, fortunatamente, è stato nominato da poco il commissario per la Roma – Latina. E poi interverremo anche sulla Pedemontana. Oltre alle infrastrutture ed alla vivibilità, non si può trascurare l’accettazione da parte della comunità: se si spinge sul turismo ma la comunità fa fatica ad accettare il necessario, non si va da nessuna parte”.

Di grande spessore il contributo offerto dagli interventi dell’Amm. Sq. Enrico Credendino – Capo Stato Maggiore Marina Militare; del Gen. S.A. Luca Goretti – Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Italiana; dell’Amm. Isp. Capo (CP) Nicola Carlone – Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto e del Gen. C.A. Ignazio Gibilaro – Comandante Aeronavale Centrale della Guardia di Finanza. Un’attenta analisi fornita dai massimi esponenti delle autorità militari, per la prima volta riuniti in un unico evento.

Nunzia De Girolamo ha, poi, dialogato con il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Isabella Rauti: “Rappresento un governo che ha dimostrato sin da subito un interesse specifico e speciale per il mare: l’istituzione di un ministero dedicato alle politiche per il mare è, credo, l’immediato simbolo di questa sensibilità. E qui stiamo discutendo delle potenzialità che il mare ci offre. Una risorsa inesauribile sulla quale naturalmente bisogna investire. Ma, allo stesso tempo, il mare può rappresentare uno scenario di crisi e uno scenario di conflitto. Per quanto riguarda la Difesa, il mare, il Mediterraneo e il Mediterraneo allargato, è molto di più di un’espressione; è un concetto geopolitico e geostrategico fortemente attenzionato, noi lo riteniamo centrale anche per le sfide future. Quando parliamo di Mediterraneo allargato intendiamo un Mediterraneo che diventi ponte tra l’Oceano indiano e quello Atlantico. Qui si gioca la partita più importante della stabilità europea e quindi italiana, e direi anche della stabilità globale, quindi è molto di più di uno scenario. Direi un continente sul quale si gioca il futuro di tutti e nel quale l’Italia punta ad avere un ruolo di player fondamentale visibile ed evidente”. 

Contributi strategici per la stesura del Piano del Mare

In un momento particolarmente importante per l’Economia del Mare, in cui il Governo italiano ha scelto di dare centralità alla marittimità nazionale, è necessario unire le forze e le migliori energie della Nazione, per mettere insieme progetti, idee, istanze e competenze trasversali che possano facilitare il percorso finalizzato a rimettere il mare al centro delle politiche di sviluppo. Sotto la sapiente guida dell’esperto, David Parenzo, che ha moderato gli interventi, hanno dato il loro contributo alla costruzione della nuova visione strategica dell’Italia i principali attori del sistema mare italiano: Carlo Sangalli – Presidente Confcommercio; Pasquale Lorusso – Vicepresidente Confindustria;  Squeri – Membro 10a Commissione Camera dei Deputati; Francesco Del Deo – Presidente ANCIM; Silvia Salis – Vicepresidente Vicario CONI; Francesco Ettorre – Presidente FIV Contr.; Marco Predieri – Direttore Generale Lega Navale Italiana; Mario Mattioli – Presidente Federazione del mare; Giovanni Caprino – Presidente CTN BIG; Fabrizio Vettosi – Presidente Ecsa Ship Finance Working Group; Saverio Cecchi – Presidente Confindustria Nautica; Ivana Jelinic – CEO ENIT; Francesco Di Filippo – Vicepresidente Assonautica Italiana; Giuseppe Roma – Vicepresidente Touring Club Italiano; Claudio Mazza – Presidente FEE Italia; Rosalba Giugni – Presidente Marevivo e Lorenzo Tagliavanti – Presidente Camera di Commercio Roma e InfoCamere.

Il Ministro della Protezione civile e delle Politiche del Mare, Nello Musumeci, è intervenuto con un collegamento in diretta, poiché impegnato fisicamente per fronteggiare l’emergenza in Emilia Romagna: “Una mattinata di fuoco. Avevo previsto di essere con voi, ma la tragedia che ha colpito l’Emilia Romagna me lo ha impedito. Volevo, però, dare il mio contributo al Piano del Mare al quale so che state lavorando con competenza in questi giorni: deve essere strumento agile, snello, capace di potersi esprimere nella sua complessità anche in favore di chi non è addetto ai lavori. Uno strumento di programmazione nel quale si devono individuare le difficoltà che i vari ministeri hanno trovato per definire un dialogo. Bisognerà comprendere come si possa affrontare e risolvere un nodo che si tramanda da 60 anni e come superare e neutralizzare spinte approntate a gelosie. Dobbiamo smussare gli angoli e lo può fare solo un organo di Governo che sia imparziale e che abbia una funzione di coordinamento. Il Piano del Mare sarà aggiornato ogni anno dagli stessi soggetti che hanno contributo a scrivere la prima edizione per cui il vostro Forum diverrà centrale”.

Il Mare al centro: Focus e Workshop

Nella seconda parte della giornata, il Summit Blue Forum ha ospitato una puntata speciale di Maredì, il programma di approfondimento sull’Economia del Mare ideato da Confitarma e condotto da David Parenzo, in onda una volta al mese in diretta streaming su Adnkronos. Maredì nasce con l’obiettivo di raccontare le molteplici sfaccettature dell’Economia del Mare, con un linguaggio nuovo, inclusivo, semplice e più aperto alle contaminazioni del mondo esterno. Un focus con David Parenzo, Nunzia De Girolamo, Giovanni Acampora, Mario Mattioli e l’Amm. Isp Capo (CP) Nicola Carlone, Comandante Generale Corpo delle Capitanerie di Porto. 

A seguire, il workshop “Mare, turismo sportivo e sostenibilità”, a cura di USSI, Unione Stampa Sportiva Italiana con ACES, Città Europee dello Sport. Un focus, moderato da Gianfranco Coppola, su Città e Regioni di mare titolate Aces Europe e sulle loro esperienze e best practices, ma anche su risultati conseguiti e indotto derivato dall’ottenimento del titolo.

L’ultimo Workshop di giornata è stato organizzato dall’Associazione Nazionale delle Isole Minori guidata dal Presidente Francesco Del Deo. “ANCIM, Micro Economia del Mare: il modello delle isole minori” è stato interamente dedicato alla micro economia del mare e al modello, appunto, delle isole minori. Per i Sindaci dei Comuni delle piccole isole italiane è stata l’occasione per parlare delle peculiarità dello sviluppo economico che contraddistinguono le isole. I modelli di Blue Economy, in tali contesti, sono diversi da quelli delle coste italiane e necessitano di interventi calibrati sulla realtà che devono sviluppare e, di conseguenza, di un modello di governance diverso.


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