Agguato al Parco degli Acquedotti. Ucciso Diabolik, Capo ultrà della Lazio.

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Roma- Agguato al Parco degli Acquedotti. Ucciso Fabrizio Piscitelli, 53 anni, Capo Ultrà della Lazio, conosciuto come Diabolik.

L’agguato è avvenuto in via Lemonia, all’altezza del civico 273, intorno alle 18:50 di oggi, da un colpo di pistola calibro 7,65, alla testa, nel parco degli Acquedotti.
Piscitelli è morto sul colpo.
Inutili i soccorsi.
A dare l’allarme è stato un passante, intorno alle 19:20.

Indagano in queste ore la polizia con la Squadra Mobile, la Scientifica e gli agenti del Commissariato Appio e Tuscolano.

Piscitelli è stato trovato riverso a terra.
Sembra siano almeno due gli uomini artefici del delitto.
La vittima sarebbe stata attirata da uno di loro nella trappola mortale.
Una volta seduto sulla panchina, mentre era distratto nella conversazione con uno di questi, l’altro complice si è avvicinato da dietro e con il volto coperto avrebbe estratto l’arma con la quale ha sparato il colpo vicino l’orecchio di Piscitelli, uccidendolo all’istante.
Dalle ricostruzioni pare che il sicario abbia raggiunto a piedi il luogo del delitto.

Dalle indagini emerge che “il killer di Fabrizio Piscitelli è stato “sfacciato” e “spietato”, “sapeva quello che stava facendo”. L’uomo si sarebbe confuso tra la gente, poi si sarebbe coperto il volto e dopo aver impugnato una pistola calibro 7,65 ha sparato un solo colpo che ha sorpreso e ucciso Diabolik”.

Molti i messaggi di cordoglio da parte dei tifosi della Lazio, essendo stato Fabrizio Piscitelli, il Diabolik, storico capo ultrà di questa squadra di calcio.
Non è ancora chiaro se l’omicidio sia avvenuto per regolare dei conti o per altre ragioni, perciò le indagini sono svolte sia dalla distrettuale antimafia che dai Magistrati della direzione distrettuale antimafia.
Per ora è stato aperto un fascicolo a carico di ignoti, cordinato dal PM di turno esterno e il magistrato della Dda.

Ancora non è stata ritrovata l’arma del delitto.


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