Aggressione tra colleghe, l’accusa è di tentato omicidio: arresto convalidato con la misura dei domiciliari

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LATINA – Il giudizio del Gip Laura Matilde Campoli è stato perentorio: si è trattato di un’aggressione brutale, di una violenza inaudita e con indubbia volontà omicidiaria. Per questo ha convAlidato l’arresto della quarantacinquenne formiana Arianna Magistri che, qualche giorno fa, dopo una lite, ha assalito e ridotto in fin di vita  Anna Lucia Coviello, 63 anni di Terracina. I fatti, che hanno visto protagoniste le due donne, colleghe all’ufficio postale di Sperlonga, si sono verificati martedì pomeriggio nel parcheggio multipiano della città pontina.

La Magistri, accusata di tentato omicidio, durante l’interrogatorio di questa mattina, si è  avvalsa della facoltà di non rispondere. Precedentemente, aveva reso una dichiarazione spontanea:  ha affermato di essere stata aggredita dalla Coviello, che le riusciva anche a strappare una ciocca di capelli.

Dopo la Camera di consiglio il Gip, a seguito degli interventi degli avvocati della difesa, Pasquale Cardillo Cupo e Francesca Tallini, ne ha disposto gli arresti domiciliari, rigettando, quindi, la richiesta della detenzione in carcere che aveva formulato il Pm.

L’avvocato Pasquale Cardillo Cupo si è dichiarato pienamente soddisfatto per quanto deciso dal Giudice.

La ricostruzione degli inquirenti, coordinati dal sostituto Luigia Spinelli, su cui si è basato il provvedimento del Gip, avrebbe dimostrato l’assoluta crudeltà dell’aggressione: nelle foto, infatti, la vittima riporta evidenti lividi ed ematomi con la ferita occipitale anteriore sinistra e importanti traumi al cranio“Nessun dubbio sul movente essendo ripetuti da tempo i contrasti sul lavoro né sulla volontà della Magistri di causare l’evento, tanto che uscita dall’ufficio ed entrata da altro ingresso è volutamente risalita dalle scale per andare a cercare la Signora Coviello”, così scrive il Gip che convalida l’arresto


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