LATINA – Si è tenuto ieri, nella sede della Confcommercio Latina di via dei Volsini, l’incontro del neonato sindacato Bellezza & Benessere finalizzato a ridurre il lavoro sommerso, che oggi più è di ieri, colpisce le categorie dei parrucchieri e delle estetiste.
L’idea, che si trasformerà a breve in un progetto economico-imprenditoriale, punta a cambiare culturalmente la visione di come poter svolgere queste attività puntando sull’apertura dei centri a lavoratori esterni. A spiegare, in sintesi, l’essenza del progetto è Elena Nardone, presidente del sindacato.
“La nuova visione dell’aprire le porte e la mente verso altre forme di lavoro riuscirà a ridurre i lavoro nero. Per questo, intendo la possibilità di affittare una postazione a un professionista, che continuerà a lavorare indipendentemente, ma con maggiori garanzie personali che per la clientela”.
“Questo – continua Elena Nardone – non è un vantaggio a senso unico, ma ne beneficiano anche i centri specializzati che potranno offrire altri servizi andando a ricoprire maggiormente le necessità e le richieste della clientela”. Un progetto di stimolazione, condivisione e collaborazione. “E’ un’idea nuova – aggiunge il presidente del sindacato “Bellezza & Benessere” – fino ad oggi la convivenza nello stesso settore voleva dire guardarsi in cagnesco, ma i tempi sono cambiati, le modalità sono cambiate. E’ giunto il momento di collaborare, di aprirsi, di essere versatili”.
All’incontro erano presenti Italo Di Cocco, vicepresidente vicario della Confcommercio di Latina, Maria Grasso e Marco Di Crescenzo , vicepresidente rispettivamente di area Aprilia e Comuni del nord, e Comuni del sud.
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