Firenze- Le commissioni Sviluppo economico e Ambiente e territorio, presiedute da Ilaria Bugetti (Pd) e Lucia De Robertis (Pd), riunitesi in seduta congiunta, hanno audito i rappresentanti sindacali, che si sono detti preoccupati per il futuro degli scali di Firenze e Pisa e per l’occupazione diretta e indiretta.
“Cercheremo di dare un sostegno vero, nel limite delle nostre disponibilità, al mondo del lavoro che sta soffrendo di più la crisi provocata dalla pandemia da Covid-19. E certamente, tra i tanti, il settore aeroportuale sta soffrendo una crisi drammatica”. Lo ha dichiarato la presidente della commissione Sviluppo economico, Ilaria Bugetti (Pd), al termine dell’audizione dei sindacati dei trasporti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Usb lavoro privato in merito alle problematiche dei lavoratori del sistema aeroportuale toscano, che si è svolta in seduta congiunta con la commissione Ambiente e territorio, presieduta da Lucia De Robertis (Pd), durante la quale il Consiglio e la Giunta sono state sollecitate a mettere in campo tutte le misure possibili per mantenere in vita il sistema aeroportuale della Toscana e per salvaguardare l’occupazione, a partire dall’attivazione del tavolo di confronto ad hoc già sollecitato al presidente Eugenio Giani, e agli assessori Stefano Baccelli, Leonardo Marras e Alessandra Nardini. “Ci prendiamo l’impegno – ha aggiunto proprio De Robertis – di trasmettere agli assessori la richiesta di convocazione del tavolo in tempi rapidi. E per quanto ci riguarda, ci prendiamo l’impegno a reiterare la richiesta di audizione all’Ad di Toscana Aeroporti e a mantenere aperto il confronto con le organizzazioni sindacali”.
La presidente Bugetti ha inoltre ricordato che la delibera con cui la Regione ha stanziato un finanziamento di 10 milioni a Toscana Aeroporti, e ora in esame a Bruxelles, prevede il blocco dei licenziamenti per 12 mesi, mentre la mozione votata all’unanimità dal Consiglio regionale impegna la società di gestione a utilizzare parte del finanziamento per la tutela dei lavoratori.
Tutte le organizzazioni sindacali intervenute ha espresso forte preoccupazione per il futuro, sia per la tenuta del sistema aeroportuale, sia per la salvaguardia dell’occupazione. I rappresentanti sindacali hanno sottolineato che il problema dell’occupazione non riguarda soltanto i 1.000 dipendenti diretti di Toscana Aeroporti e della controllata Toscana Aeroporti Handling, ma anche i 2.000 lavoratori delle compagnie aeree, della movimentazione bagagli, delle pulizie e altri ancora che ruotano attorno alle attività aeroportuali. Non solo, l’azzeramento del traffico passeggeri sta di fatto provocando una ricaduta negativa anche nel settore delle attività legate al turismo. Il punto più urgente, a detta dei sindacati, è quello rappresentato dalle scadenze previste al 31 marzo: la fine del blocco dei licenziamenti, sul quale il Governo nazionale non ha ancora chiarito se ci sarà una proroga, e la fine degli ammortizzatori sociali. Per questo hanno sollecitato che la Regione si attivi per avviare il tavolo di confronto, coinvolgendo anche i Comuni di Firenze e Pisa, per definire gli aiuti che possono essere messi in campo e le richieste da sottoporre al Governo.
Anche i commissari hanno espresso grande preoccupazione e hanno dichiarato l’impegno di mantenere alta l’attenzione su questa partita, perché la sopravvivenza del sistema aeroportuale toscano e la salvaguardia dell’occupazione rappresentano uno snodo strategico per il futuro sviluppo dell’intera economia della Toscana. Importante, hanno sottolineato in molti, rinnovare a Toscana Aeroporti la richiesta di audizione davanti alle due commissioni. E importante sarebbe che la società avviasse il piano degli investimenti annunciato prima dell’esplodere della crisi, elemento che consentirebbe di guardare al futuro con meno incognite di quelle attuali.
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