NETTUNO – Un destino crudele si è abbattuto ieri pomeriggio su Pietro Pasqualucci, un ragazzo di appena 26 anni, strappato alla vita in una tragedia che ha sconvolto l’intera comunità di Nettuno. L’incidente è avvenuto intorno alle 17:00 in via Dolomiti, nel quartiere San Giacomo, proprio mentre Pietro si accingeva a recarsi al lavoro.

La dinamica dell’incidente
Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, il cancello di casa si sarebbe improvvisamente bloccato, impedendo al giovane di uscire normalmente con la sua auto. Nel tentativo di sbloccarlo manualmente, Pietro sarebbe rimasto fatalmente schiacciato tra il cancello e il veicolo, in una manciata di secondi che non gli hanno lasciato scampo.

I disperati tentativi di soccorso 

Un vicino, accortosi dell’accaduto, ha subito lanciato l’allarme chiamando il numero unico 112. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, gli agenti del commissariato di Anzio-Nettuno e i sanitari del 118, ma ogni tentativo di salvare Pietro si è rivelato vano. Nonostante la prontezza dell’intervento, i soccorritori hanno potuto soltanto constatarne il decesso, lasciando familiari e amici nello strazio più profondo.

Gli accertamenti condotti dalla polizia scientifica hanno escluso qualsiasi dubbio sulla dinamica: si è trattato di un tragico incidente domestico. Il pubblico ministero di turno presso il tribunale di Velletri ha pertanto deciso di non disporre l’autopsia, consentendo così ai familiari di riabbracciare la salma per l’ultimo, doloroso addio.

Un’intera comunità si stringe oggi intorno alla famiglia Pasqualucci, devastata dalla perdita di un giovane pieno di sogni e progetti, spento in un modo tanto crudele quanto imprevedibile.


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