LATINA – In riferimento all’interrogazione parlamentare relativa alla realizzazione dell’impianto di smaltimento fanghi a Sermoneta Scalo, Acqualatina intende chiarire alcuni punti.
Nel testo dell’interrogazione si dice che non siano mai state fornite proiezioni di costi da Acqualatina, per l’impianto, tuttavia i costi sono stati definiti sin dall’inizio. La realizzazione stessa del progetto, infatti, è stata stimata secondo il prezziario regionale, così da avere proprio un riferimento terzo e universalmente riconosciuto. L’importo è stato poi posto a base di gara e, come da prassi, soggetto a ribasso.
Nel testo si asserisce, poi, che vi siano state anomalie nella presentazione del progetto agli organi preposti. In merito, va specificato che il progetto non ha necessitato di essere nuovamente sottoposto all’approvazione della Conferenza dei Sindaci, in quanto già previsto dal Piano degli Interventi dell’ATO4, approvato nel suo complesso proprio dalla Conferenza. È stato, invece, necessario approvarlo in base al TU AMBIENTE (EX ART. 158-bis), in Conferenza dei Servizi, così come avvenuto in data 25/09/2013 e documentato dai relativi verbali.
Per quanto riguarda, infine, i 40 milioni di cui spesso si parla, occorre chiarire che non si tratta del costo dell’impianto, bensì dei costi di smaltimento a cui si dovrà far fronte per la lavorazione dei fanghi, comunque inferiori ai costi attuali di circa il 20%.
Il costo dell’impianto è, invece, di circa 3 milioni di euro.
Nulla di anomalo, quindi. Tuttavia, Acqualatina resta a disposizione per approfondimenti e chiarimenti tecnici sull’argomento.
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