L’Istituto Comprensivo Alighieri di Formia, in risposta all’invito del Movimento per la Pace, si mobilita per chiedere il cessate il fuoco in Ucraina e una pace stabile e duratura.
Dirigente Scolastica, Adriana Roma, Sindaco Gianluca Taddeo, assessore all’istruzione, Fabio Papa, altri rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, Commissario della Polizia di Stato Aurelio Metelli, in testa, alunni ed insegnanti delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado facenti capo all’Istituto, alle ore 09,30 di giovedì prossimo, 30 marzo, si raduneranno in Villa Comunale per intraprendere la Marcia della Pace al seguito della Fiaccola della Pace, nell’ambito dell’iniziativa ““Accendiamo la Pace, No a tutte le guerre”.
Il corteo proseguirà su Via Vitruvio con una breve sosta al Monumento dei Caduti dove si osserverà un minuto di silenzio in memoria di tutte le vittime delle guerre, delle mafie e del recente naufragio di Cutro.
Momento clou dell’evento, intorno alle ore 11,00, la messa a dimora e la benedizione dell’Albero della Pace in piazza Guglielmo Marconi: un ulivo che rappresenterà il monumento vivo sempreverde simbolo della vita che mai muore, da coltivare e far crescere attraverso le azioni quotidiane finalizzate all’impegno per la causa di Pace e della difesa dell’ambiente.
Presenti alla cerimonia anche le famiglie, la presidente dell’Associazione “Insieme Immigrati in Italia”, Maria Grossi, il Vicario foraneo di Formia, Don Carlo Lembo, il Direttore della Caritas diocesana, Don Alfredo Micalusi.
Nel corso dell’evento non mancheranno momenti di lettura di elaborati e pensieri, nonché di musica, curati dagli alunni, che in chiusura consegneranno al Sindaco una richiesta di mozione per la pace.
Contemporaneamente il plesso A. Spinelli di Ventotene, giuridicamente parte dell’IC Alighieri, effettuerà la marcia sull’isola: gli alunni idealmente uniti nell’appello alla pace aderiranno con lavori legati alla stessa tematica per promuovere la cultura della difesa dei diritti umani e della tutela ambientale coinvolgendo associazioni ed enti locali.
“I tempi che stiamo vivendo e la guerra alle porte dell’Europa ci interpellano non solo come singoli cittadini, ma anche come comunità educante che persegue valori di collaborazione, tolleranza e pace”.
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