BRUXELLES – Giovanni Acampora è intervenuto oggi a Bruxelles alla sesta edizione dello “European Parliament of Enterprises 2023”, il più grande evento dedicato alle imprese a livello UE organizzato da Eurochambres, in collaborazione con il Parlamento Europeo.

Il Presidente di Assonautica Italiana, Si.Camera e Camera di Commercio Frosinone Latina è intervenuto alla presenza di oltre 700 uomini e donne d’affari provenienti da decine di paesi europei, per presentare le istanze del Sistema mare italiano.

Al centro del dibattito i tre temi di interesse – energia, competenze e commercio – selezionati dopo la comparazione tra le priorità politiche per il 2023 di Commissione europea, Parlamento europeo, Presidenza del Consiglio dell’Unione europea e Eurochambres. Durante il suo intervento, il Presidente Acampora si è concentrato sul binomio strategico tra energia sostenibile e Sistema mare, tema centrale anche del recente Piano del Mare.

“Il tema dell’Energia è centrale nelle politiche di sviluppo europee. E il Mare gioca un ruolo strategico. – Ha affermato il Presidente Acampora – Mare ed Energia sostenibile rappresentano la vera scommessa per far sì che l’Europa possa affermare la sua leadership nel mondo e ancor di più nell’area Mediterranea. L’Italia incarna naturalmente l’Hub Energetico e Commerciale d’Europa nel Mediterraneo. Per questo, in risposta alla comunicazione della Commissione Europea 240 final, abbiamo istituito il Blue Forum Italia Network, connesso al Blue Forum Europeo, la community italiana degli utenti del mare che accompagna la transizione energetica sostenibile attraverso il mare. Dobbiamo puntare ancora con maggiore forza finanziaria e politica su: Energie rinnovabili nel mare e con il mare, attraverso i sistemi Offshore; Energia e connessioni nella dimensione Underwater; ricerca di nuovi combustibili green per sostenere le imprese dello shipping nell’oneroso percorso di Decarbonizzazione, peraltro appesantito da discutibili tassazioni”.

“Ci troviamo di fronte al paradosso” – ha aggiunto Acampora – per cui, nonostante lo shipping rappresenti la modalità di trasporto più sostenibile per unità di merce trasportata, sarà la prima a dover pagare l’ETS, il sistema di scambio di quote di emissioni di gas effetto serra. E lo è ancora di più in considerazione del fatto che, al momento, non esistono combustibili e tecnologie disponibili in concreto per sostituire i carburanti fossili.  Non è possibile, inoltre, che tale provvedimento, applicato solo a livello europeo, possa mettere a rischio la competitività di un settore che, come noto, si misura sui mercati globali”.


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