Abc, otto consiglieri di opposizione chiedono la convocazione del Consiglio: nel mirino la mancata firma della Iovinella

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LATINA – “Non è cambiato l’obiettivo, solo la forma per raggiungerlo” afferma Nicola Calandrini
capo Gruppo FdI-An al Comune di Latina nel commentare la richiesta fatta da 8 consiglieri
comunali al Presidente Colazingari di convocare il Consiglio Comunale inserendo come
oggetto nell’ordine del giorno” il parere del Segretario Generale in ordine alla conformità
dell’azione amministrativa alle leggi, agli statuti ed ai regolamenti, in relazione ad ogni
proposta di deliberazione sottoposti all’approvazione della Giunta Municipale e del
Consiglio Comunale.”
I consiglieri Calandrini, Calvi, Carnevale, Coluzzi, Celentano, Marchiella, Miele e Tiero
ritengono infatti che sia arrivato il momento che questo tema venga affrontato e dibattuto in
seno al Consiglio Comunale, mettendo finalmente la maggioranza di LBC di fronte alle sue
responsabilità e ad una risposta chiara di fronte alla città.
Il consigliere ricorda il ruolo giocato dal Presidente Colazingari che ha più volte dribblato
l’argomento ricorrendo ad alchimie e sotterfugi ostruzionistici che non avevano fondamento
giuridico, tanto da innestare una forte polemica politica che ha spinto il gruppo di FdI-An a
chiedere, ed ottenere, un incontro con il Prefetto di Latina denunciando l’impossibilità della
minoranza di poter espletare in modo corretto il proprio mandato a causa delle
prevaricazioni in atto.
Commenta Calandrini “La nostra azione legata al mancato rispetto del ruolo delle
minoranze in consiglio comunale deve muovere necessariamente da azioni flessibili,
l’arroganza della maggioranza va combattuta con tutti gli strumenti che abbiamo perchè il
fine di Coletta e dei suoi è imbavagliare l’opposizione. Da qui il nostro uso di tutti gli
strumenti disponibili, anche la ” Conferenza capigruppo”. Minimizzare il confronto, come
fa la maggioranza, ci spinge a massimizzare il terreno di possibile confronto perchè l’LBC
di Coletta è minoranza esigua nella città, ma è anche assente nel dibattito in consiglio, con
un presidente dell’assemblea che svolge un ruolo di assessore di riserva  e i consiglieri che
sono “ratificatori” di decisioni assunte dal sindaco e dalla sua giunta. Intendiamo portare
in consiglio il tema legato al parere del Segretario Generale in ordine alla conformità
dell’azione amministrativa, perché ci sembra una cosa di buon senso e trasparenza.
Vogliamo guardare in faccia i consiglieri di LBC e farci dire da loro perché sono contrari
ad approvare un atto che rappresenterebbe anche una notevole tutela nei loro confronti.”


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