Al Tribunale di Latina primi interrogatori per alcune dipendenti coinvolti nell’indagine su Abc, l’azienda del Comune di Latina che si occupa del servizio di igiene pubblica. Sono 14 le persone iscritte nel registro degli indagati per alcuni dei quali, quelli componenti dell’azienda di Abc, la Procura della Repubblica nel 2022 aveva chiesto gli arresti domiciliari, richiesta poi modificata in interdittiva, vale a dire la sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio e divieto di contatti con la pubblica amministrazione.
Gli interrogatori degli indagati
Il giudice per le indagini preliminari, Laura Morselli, chiamata a decidere sulle richieste del Procuratore della Repubblica Giuseppe De Falco e dei sostituti, Daria Monsurrò e Giorgia Orlando, ha ascoltato Paola Del Mastro, responsabile amministrativa dell’area gare e acquisti e Stefano Berna, responsabile invece del settore officina, assistiti dall’avvocato, Flaviana Coladarci. Entrambi hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Per quanto riguarda invece Silvio Ascoli, ex direttore generale dell’Azienda, non si è presentato all’interrogatorio, ma il suo legale, l’avvocato Giovanni Lauretti, ha consegnato al gip una memoria difensiva con cui ha chiarito esaustivamente la sua posizione all’interno del procedimento relativo a presunte irregolarità nelle procedure di gara risalenti agli anni 2020 e 2021. “Occorre evidenziare – sottolinea il legale – come le contestazioni mosse all’ingegner Ascoli riguardino esclusivamente presunte turbative nell’effettuazione di alcune gare per acquisti o affidamenti, fatti per conto della Abc Latina, e non siano state contestate condotte relative a corruzione o concussione. Abbiamo dimostrato con la produzione di atti e documenti – conclude – la totale estraneità dell’ex direttore generale ai fatti contestati, evidenziando come la sua condotta sia stata del tutto conforme alle disposizioni di legge in materia di appalti pubblici. Occorre infine rimarcare come Ascoli abbia tradotto in atti amministrativi corretti, e conformi alle norme, gli indirizzi gestionali forniti dall’amministrazione comunale di Latina, proprietaria dell’Azienda Speciale Abc e, pertanto, pienamente legittimata a suggerire le strategie aziendali più idonee al raggiungimento degli obiettivi programmatici e gestionali del Comune”.
Gli appalti sul verde e l’acquisto dei mezzi
Sotto la lente di ingrandimento degli investigatori sono finiti il servizio di porta a porta e una serie di affidamenti per il diserbo e la manutenzione del verde pubblico per oltre 200mila euro complessivi. Il tutto, sottolineano i pm “con una pluralità di affidamenti ciascuno per un valore sotto la soglia che imponeva l’espletamento di una gara in in violazione delle normative che dispongono che un appalto non possa essere frazionato allo scopo di evitare le norme del codice”. Un capo di imputazione riguarda anche l’acquisto di macchine spazzatrici e aspiranti stradali idrostatiche in due lotti, uno da un milione e 120mila euro, l’altro da 520mila euro aggiudicate ad una ditta che non possedeva tutti i requisiti e doveva essere esclusa, ma che alla fine ha ottenuto un punteggio più alto rispetto alle concorrenti.
Gli interrogatori in Tribunale proseguono oggi, 14 novembre, quando il gip Morselli ascolterà quattro imprenditori, anche loro finiti nel registro degli indagati.
( Fonte Latina Today )
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