LATINA – Centinaia di persone si sono riversate ieri mattina nella chiesa di san Paolo Apostolo di Tor Tre Ponti, a Latina, per dare l’ultimo saluto a Gianluca Marangon, il quarantatreenne scomparso in un tragico incidente in moto avvenuto non lontano da borgo Santa Maria la sera di Halloween.
«Era una persona straordinaria: buona, altruista, fedele e sempre disponibile, oltre che un lavoratore instancabile. Ha lasciato un pezzo di sé in chiunque lo abbia conosciuto. Aveva una grande passione per gli amici e per le moto, oltre che una predisposizione innata per i bambini: in particolar modo per le sue nipotine, che lo amavano e lo cercavano sempre» le parole pronunciate dal parroco nell’omelia.
«Era un riferimento da lontano, un perfezionista che amava la vita – lo ha ricordato un suo amico che ha preso la parola dall’altare -. Non era mai stanco e anzi, sempre disponibile: la generosità è dei grandi. Gianluca era la felicità e avevamo grandi progetti di vita. L’ho incontrato grazie alla passione che condivideva con me e con tantissimi altri: quella per le moto e per lo sport. I suoi valori non andranno dispersi e resteranno con noi per sempre».
Conclusa la celebrazione funebre, una volta uscito dalla chiesa il feretro ha fatto il giro del campo di calcio al fianco dell’edificio sacro, intorno al quale vi erano decine e decine di moto che facevano rombare il motore. Quelle stesse due ruote che, poco dopo, lo hanno accompagnato verso il cimitero, una volta ricevuto l’ultimo saluto dei suoi cari.
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