ROCCAGORGA (LT) – Lubiana Restaini, consigliere Capogruppo di Forza Italia al comune di Roccagorga esterna le sue osservazioni sulla deliberazione della Giunta Comunale del Comune di Roccagorga, avente ad oggetto “Atto di indirizzo relativo all’erogazione di un contributo “UNA TANTUM” in favore dei laovratori autonomi e/o imprese individuali titolari di Partita IVA, operanti nel comune di Roccagorga”.
“L’ennesima beffa alle attività produttive del nostro territorio – dichiara la Restaini – non solo dimenticate e lasciate sole nel momento di bisogno, ma anche quando era possibile e giusto intervenire grazie alle disponibilità del noto “Fondone”, la giunta Comunale di Roccagorga con la delibera n.67 del 30.11.2021 su proposta dell’assessore al Bilancio, approva questo oggetto: “ erogazione di un contributo “una tantum” in favore di lavoratori autonomi, e/o imprese individuali titolari di partita IVA operanti nel comune di Roccagorga”.
Si indice una riunione invitando tutti i commercianti, professionisti ed imprese a partecipare per illustrare la grande iniziativa , dove a tutti potrà essere concesso questo contributo a fondo perduto. Peccato che subito dopo sono stati sconfessati e smentiti in quanto non si sono resi conto che hanno approvato nell’appendice alla delibera l’allegato “I“ dei codici ATECO ammessi alla richiesta di contributo….
Praticamente quasi nessuno, visto che i codici ATECO che questa giunta ha individuato, se individuati dalla Giunta, (inconsapevoli? o colpevolmente compiacenti?) riguarda solo 3 macro categorie dei codice ATECO:
55- Alloggio — forse solo l’ostello della gioventù potrebbe rientarci se usa il codice 55.20.20
56- attività di ristorazione, ma solo se sono ditte individuali, chi gestisce la propria attività sotto forma di società di persone, o di srl familiare ne è escluso!
58- attività editoriali – sarebbe interessante sapere quante attività editoriali insistono su Roccagorga
59 – Attività di produzione cinematogafiche, e qui l‘elenco diventa veramente ridicolo!
La Ragioneria Generale dello Stato ha chiarito che i soldi del “Fondone” non utilizzati nel 2020, e questo già denota una grave assenza di questa Amministrazione a tutela delle fasce deboli, possono essere utilizzate sia per il sostegno diretto o indiretto al sistema economico, quindi a favore delle attività produttive, ma anche interventi per il sostegno di natura sociale rivolto alle fasce deboli della popolazione.
Ma come è possibile non individuare nella attività che a seguito della pandemia hanno avuto un calo notevole dei propri introiti, sia per le chiusure, sia per le giuste limitazioni di restrizione?
Come si fa a non conoscere il decreto sostegni, grazie al quale sono stati superati i codici Ateco, ampliando la platea dei beneficiari anche ai professionisti ed imprese, con indennizzi destinati a chiunque abbia registrato una perdita di fatturato superiore al 30% tra il 2019 e il 2020?
Come è possibile che le attività di parrucchiere, estetista, quelle poche che ancora resistono non possono beneficiare di questa ridicola “una Tantum”, come è possibile escludere i professionisti o le imprese che si trovano in condizioni di assoluta difficoltà, le imprese edili, le imprese manifatturiere, ne sono un esempio eclatante, ignorate completamente da chi dovrebbe amministrare il nostro paese ma non sa cosa sia un’amministrazione per gli interessi della collettività tutta!
Come si fa ad escludere la gestione di attività sotto forma societaria?
Una delibera di Giunta sbagliata che penalizza tutti e che va contro il decreto Sostegni, che subito deve essere annullata con tanto di scuse!”
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