A proposito dell’insetticida Clorpirifos-metile e dei suoi effetti

378

L’insetticida clorpirifos-metile, – formula bruta C7H7Cl3NO3PS, nome IUPAC: O,O–dimetil-O–3,5,6-tricloro-2-piridintiofosfato -, è un estere tiofosforico in quanto contiene oltre il fosforo P anche lo zolfo S (tio). I componenti degli esteri fosforici, tiofosforici e ditiofosforici “sono dotati di un diverso grado di stabilità chimica, ma tutti si decompongono pressoché immediatamente in ambiente alcalino” [1], cioè trattati con soluzioni acquose a pH > 7. Per il risanamento ambientale inquinato da esteri fosforici si potrebbero usare anche soluzioni o di bicarbonato di sodio NaHCO3 (solubilità in acqua uguale a 96 g/L a 20 °C) di concentrazione pari a 50g/L avente pH minore di 8,5, o soluzioni di carbonato sodico Na2CO3  più solubile del precedente (solubilità in acqua pari a 220 g/L a 20°C) di concentrazione pari a 50g/L avente pH pari a 11,5 circa. Ovviamente, la soluzione di carbonato di sodio, avendo una basicità più elevata, favorirebbe la decomposizione dell’estere fosforico in maniera più immediata. “Dal punto di vista sanitario, tale categoria di composti (ndr: gli esteri fosforici) è quella responsabile dei più gravi casi di intossicazione acuta, anche se alcuni di essi non possono essere compresi in un’unica valutazione essendo dotati di bassa o bassissima tossicità. La maggior parte di essi è caratterizzata da tossicità elevatissima …”[1]. Il clorpirifos-metile è “uno degli insetticidi organofosfati più diffusi” in agricoltura. Ha largo spettro d’azione e agisce per contatto, ingestione e per via aerea. È classificato come pesticida organofosforico con effetti neurotossici, tant’è che la U. S. Enviroment Protection Agency2 ne ha proibito l’uso negli ambienti domestici. Esso, come tutti gli altri, inibisce, infatti, l’enzima acetilcolinesterasi, che controlla il livello di acetilcolina (il mediatore chimico di trasmissione tra il nervo ed il muscolo), in quanto ne catalizza la dissociazione in acido acetico e la vitamina colina, che sono sostanze inerti:

acetilcolina    –>   acido acetico + colina

L’inibizione dell’enzima acetilcolinesterasi conseguentemente comporta un accumulo nell’organismo di acetilcolina che ha effetti parasimpatici1. Il clorpirifos-metile è un Interferente Endocrino (IE)  con meccanismi inediti e inattesi ed effetti a lungo termine sulla regolazione neuro-endocrina e tiroidea. L’esposizione cronica al clorpirifos può produrre perdita di memoria, depressione e insonnia.[2]

Francesco Giuliano

[1] A. Sampaolo, Contaminazioni chimiche degli alimenti, USES, Firenze

[2]http://www.rfb.it/moria-api/agrofarmaci_dannosi/organofosforici/documenti/clorpirifos-interferente_endocrino.htm

 

 

 


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedenteMorire tra le fiamme a Milano. Rosita e Luca amavano la vita ed aiutavano il prossimo.
Articolo successivoCristiana Sadocco in mostra. Opere in esposizione da Tiffany Aprilia
Francesco Giuliano
Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).