A Capoportiere ieri il mare era arrabbiato. Estate finita ? Quasi, ma il bilancio è disastroso.

Vedo la schiuma del mare che sembra birra. Gli Hotel oggi pomeriggio sono vuoti. Dopo 3 mesi di assalto riposano. Non c’è nessuno davanti a Gelatilandia. Inizia a piovere, tutto è triste intorno. In lontananza vedo Di Cocco che cerca ancora un bagnino, mentre Matilde Celentano corre verso il suo vice, Carnevale. Cercano di prolungare un’estate che è stata disastrosa, ma per fortuna gli incassi per i titolari delle strutture balneari sono andati bene . Il gran caldo ha spinto il turismo.

Ma tutti quelli che vengono da fuori mi dicono che la marina di latina è brutta, fa schifo ed io resto male, perchè amo Latina, così come l’ama Zaccheo. La colpa non è della Celentano, nè di Coletta, arrivati per ultimi nella politica, ma da chi ha lasciato campo libero all’assalto del cemento, tanti anni fa. IL tempo è passato, ma nessuno ha organizzato bene il nostro litorale. Tutti hanno fallito. Peccato, perchè potevamo sfruttare meglio questa risorsa naturale. La pioggia aumenta d’ intensità, il pontile è vuoto, il mare è più agitato, il monte Cicerco è sempe lì, Ulisse ci guarda,la maga Circe anche, mentre Matllde scompare lentamente e Di Cocco cerca  ancora un bagnino di salvataggio. Sì, l’estate è quasi finita, poi verranno altre stagioni e tutti diranno che il volto della marina cambierà. Noi ricordiamo quando con la corriera si andava a borgo Piave e poi verso  Sabotino e quindi si arrivava al mare di Foce Verde. Un giro lunghissimo, ma non c’era la strada diretta, nè le rotonde, con fontane senza acqua, che tante polemiche stanno animando in questi giorni, dopo i tragici incidenti.A Foce Verde c’era il ristorante Senesi, con Elsa, Fulvia e Peppino Nucera, calabrese,  che cucinavano divinamente. Il grande regista, Federico Fellini girò un pezzo della “Strada” con Giulietta Masina ( Gelsomina) ed Antony Quinn (Zampano)’.  Siamo nella storia ormai da tempo, ma a Latina fanno ancora fatica a capire. Solo ora hanno scoperto che siamo una città di mare, là dove il mare appare lontanissimo, come fosse Marte, con le onde che vanno lontano, lontano e consumano lentamente gli scogli del pontile.