Maltempo nel nord : due morti e due dispersi, danni per milioni di euro, ma è sempre colpa dell’uomo

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Due morti, almeno due dispersi e danni per milioni di euro: è già terribile il bilancio dell’ondata di maltempo che ha colpito il Nord Italia allagando e devastando intere province. In ginocchio alcune regioni. Diversi ponti sono crollati, tra cui quello che collegava Romagnano Sesia e Gattinara, scavalcando il fiume Sesia; e quello, nel piacentino in Alta val Trebbia, sulla statale 45. Il Po, rilevato dal monitoraggio di Coldiretti sui livelli del fiume al Ponte della Becca a Pavia, si è gonfiato di quasi 3 metri in 24 ore.

In Valle d’Aosta un vigile del fuoco volontario è morto sulla strada statale nei presso di Arnad, schiacciato da un albero caduto a causa del maltempo. Era impegnato insieme ad altri colleghi a ripulire la strada dai detriti quando la pianta sradicata dal temporale lo ha travolto. E sempre nel Vercellese è stato trovato il secondo morto accertato di questo disastro: il corpo era a Borgosesia, in frazione Bettole, sul greto del Sesia in cui l’uomo era stato visto sparire a bordo della sua auto. Un amico con lui nell’auto si è invece salvato.
Sono stati invece ritrovati vivi e in buone condizioni 21 dei 22 dispersi sul Col di Tenda, nel cuneese. Si tratta di 19 italiani e 2 tedeschi rimasti bloccati a Vievola, in Val Roya, sul fronte francese, e ora è iniziato il loro recupero da parte di Vigili del fuoco, Guardia di Finanza e Soccorso alpino. Manca all’appello un margaro caduto con la sua auto in un torrente sempre nel cuneese, al confine tra Italia e Francia.

Altre 17 persone sono state recuperate a Vievola, sul lato francese. L’elicottero Drago VF55 dei vigili del fuoco è riuscito a “bucare” per due volte la barriera creata dal maltempo sul Colle di Tenda. Altre 8 persone, che erano riuscite a risalire da sole il versante, sono state salvate attraverso il tunnel con una ruspa. Rinviato a domani, a causa dell’oscurità e delle peggiorate condizioni meteo, il recupero delle ultime 15 persone, ricoverate al sicuro nella stazione di Vievola.
Maltempo in Piemonte, il ponte crolla un’ora dopo essere stato riaperto
Un cacciatore risulta invece disperso nell’esandazione del Sesia nei dintorni di Candia, in provincia di Pavia. L’uomo, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, si sarebbe rifugiato in una cascina abbandonata in zona Palestro frazione Pizzarrosto, ma non è ancora stato trovato. E le ricerche al momento sono state sospese.
Il presidente Sergio Mattarella ha chiamato il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, per testimoniare vicinanza al territorio, e Cirio lo ha informato della situazione che mostra danni maggiori e più gravi di quelli causati dalla terribile alluvione del 1994.
Ma la situazione è pesantissima: “Abbiamo intere frazioni isolate – spiega il governatore Cirio – con decine di famiglie sfollate, ponti distrutti dalla furia dell’acqua per l’intensissima pioggia del pomeriggio di ieri e della notte scorsa. In particolare, i danni più gravi li stiamo registrando lungo il Tanaro”.  A Ormea, dove la provincia di Cuneo confina con la Liguria, gli oltre mille residenti della val Tanaro sono isolati da ieri notte: mancano luce e acqua, metà delle frazioni sono isolate e i soccorritori non possono per ora arrivare.
Intanto da questa mattina a Camerata Cornello il vento e la pioggia hanno provocato un problema alla linea elettrica. A Cusio invece una frana ha interessato una abitazione in località Monte Avaro: una famiglia è stata evacuata. Sempre per smottamenti è stata chiusa la strada a Olmo al Brembo, Cassiglio e tra la Madonna delle Nevi e il Passo San Marco. Sono isolati da questa mattina Ornica, Valtorta, Piazzolo, Piazzatorre e Mezzoldo, mentre la strada comunale tra Averara e la frazione Valmoresca è franata. Il camposanto di Trappa, frazione di Garessio (Cuneo), è stato travolto e molte tombe sono state spazzate via dai fiume esondati. L’onda ha portato via anche bare, sino a Garessio e Bagnasco..
In Trentino Alto Adige sono sorvegliati speciali il Passirio a Merano e il Sarca – già esondato a Dro allagando le vicine campagne della zona di Pietramurata – nella zona del lago di Garda. Nevica ai 2.757 metri del Passo dello Stelvio, per il momento ancora percorribile con attrezzatura invernale. In provincia di Bolzano sono in aumento le strade chiuse per alberi caduti o per sicurezza: la statale 241 del Passo Costalunga tra Nova Levante e Carezza, la statale 620 del Passo Lavazè, la provinciale 65 del Passo Nigra da San Cipriano, la statale 44bis del Passo Rombo dopo l’incrocio per l’abitato di Stulles. Chiuse le provinciali della Val Martello e Val d’Ultimo.

Il tempo è migliorato, ma l’ondata devastante per tutta l’acqua precipitata si sta allargando e sta colpendo anche le regioni dell’Italia centrale. E in Toscana è sempre allerta per piogge e temporali, con codice giallo rinnovato dalle 20 fino alle 8 di domani per Lunigiana e Versilia.

 


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