E’ uno studente universitario di Treviso e non di Latina quello che subito dopo la morte di Willy Monteiro Duarte aveva scritto su Facebook rivolgendosi ai quattro assassini “Come godo che avete tolto di mezzo quello scimpanzè” E aggiungendo anche… “Siete degli eroi”.
All’inizio erano rimasti tutti sconcertati, primi tra tutti i latinensi, perchè il ragazzo sui social aveva una postato una foto con lo sfondo del campo di calcio di Latina.
Manlio Germano però era un nome già sentito. Nella finzione cinemotografica era il sottosegretario interpretato da Claudio Amendola nel film “Caterina va in città” del regista Virzì.
Già questo faceva pensare a qualcosa di costruito, tanto che la Polizia postale di Latina ha iniziato fin da subito ad indagare.
Prima ancora che il Latina Calcio diffondesse una nota in cui asseriva di “non aver mai avuto nessun tipo di rapporto con Manlio Germano”. E che anzi, coglieva l’occasione per esprimere “un vivissimo cordoglio verso la famiglia del giovane Willy”.
In tanti erano rimasti sconcertati dal post tanto da averlo subito segnalato.
Il ragazzo per veicolare questo messaggio ha però utilizzato dei provider esteri e tecniche di “anonimizzazione”. e quindi pensava di essere al sicuro e di averla fatta franca.
Non aveva però fatto i conti con la Polizia Postale di Latina e di Roma, che è riuscita a rintracciare presso un albergo di Firenze il fantomatico “Manlio Germano” e a deferirlo alla Procura della Repubblica di Latina che coordina le complesse indagini informatiche.
Dovrà rispondere tra i reati contestati anche di istigazione a delinquere aggravata dall’odio razziale. Potrebbe essere punito fino a 8 anni di carcere.
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