FIRENZE – Chi non si è ancora goduto le diatribe dei commenti sulla nuova modella di Gucci? C’è chi dice che la bellezza è soggettiva e chi invece ritiene che il gusto sia soggettivo ma la bellezza no. Probabilmente, questo dilemma c’è fin dagli albori e rimbalzerà in eterno di bocca in bocca però, una cosa è certa: ogni epoca ha i propri canoni di bellezza che la moda segue.
La nuova modella del noto brand sopracitato, Armine, sicuramente emerge tra le altre per la sua diversità. Che piaccia o non piaccia, la 23enne non rispetta i canoni e probabilmente è stata scelta proprio per questa ragione: differenziarsi dalle altre case di moda.
Se lo stilista cercava visibilità, ci è riuscito alla grande. Inoltre il messaggio dato all’utenza è meraviglioso e di grande intelligenza. In un periodo storico dove l’educazione si basa sull’inclusione e anche all’interno della scuola si fa a gara a chi propone i migliori progetti a riguardo, non c’era miglior modo per un marchio internazionale di passare questo messaggio profondo di accettazione e diversità, che può dare una spinta in più a chi, spesso, non si sente all’altezza.
Potreste controbattere dicendo che il primo a fare discriminazione è proprio Gucci stesso, ma è qui che entra in scena l’intelligenza di chi obiettivamente sa valutare l’oggettiva utilità di un indumento, che una volta in atelier, viene proposto a tutti.
Mormorate dunque, tutti quanti, perché la moda è un banco aperto a qualsiasi pubblico.
News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.