Ecco le prime risposte sulla salute del “Viadotto Ospedale”, il primo degli otto cavalcavia cittadini sottoposti all’ispezione tecnica commissionata dal Comune di Formia. Risultati non proprio incoraggianti, quelli recapitati in Comune alla fine dello scorso mese di luglio, da cui emergono rilevanti segni di ammaloramento in riferimento alla campata 3 dell’ultimo Viadotto di via Lungomare della Repubblica. Al responso l’Amministrazione si è tirata immediatamente su le maniche concertando durante un incontro in Prefettura a Latina le prime misure da adottare, quali la sistemazione di reti metalliche sotto le campate 2 e 3 e sotto le travi del viadotto, un primo restringimento della carreggiata mantenendo tuttavia il senso continuo di entrambe le corsie, abbassando però i limiti di velocità ad un max di 30Km/h per ridurre le pressioni di frenata. Ma indispensabile sarà, a partire dalla fine del mese di agosto, portare al massimo di 24 tonnellate il carico dei veicoli che vi transiteranno.
“Sul punto è stato serrato il confronto sia con i tecnici che con la Polizia Stradale, e tale misura diventa indispensabile per limitare nei prossimi mesi il carico e le vibrazioni sul viadotto interessato” spiega il sindaco Paola Villa, evidenziando “che la programmazione triennale dei lavori pubblici del Comune di Formia, prevede una spesa complessiva di circa 500mila euro sui tre esercizi 2020-2022, in particolare per l’esercizio corrente 2020 è prevista la possibilità di ricorrere ad un prestito con la Cassa Depositi e Prestiti per un importo complessivo di euro 149mila euro”.
“Ovviamente tale cifra – aggiunge – non è esaustiva a risolvere in modo definitivo la problematica, ma ci consentirà innanzitutto di avere un progetto definitivo-esecutivo e poi di effettuare tutte le necessarie indagini, carotaggi e prove di carico, perché il problema venga affrontato. L’usura del tratto di strada e la servitù di passaggio che da anni la città si trova a pagare e che ha condizionato da sempre la qualità della vita di tutti i cittadini, richiede che l’annosa problematica venga affrontata con enti sovracomunali. Difatti l’importanza strategica ed economica della Flacca SR213 non può vedere coinvolta la sola Amministrazione Comunale, ma avere un’ampia attenzione sia regionale che nazionale. Oggi bisogna fare scelte difficili e impopolari, soprattutto affrontare con chiarezza un dato inconfutabile: quella strada, la SR213 non è stata costruita e concepita per essere attraversata da centinaia di Tir al giorno. Oggi bisogna trovare risposte e investire sulle alternative”.
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