ROMA – ”Il turismo è e deve essere la materia di riferimento. Il nostro obiettivo, partendo dal Lazio, è arrivare a un documento programmatico condiviso con i rappresentanti del settore per rilanciare il comparto sulla base delle reali esigenze degli operatori. Una metodologia di lavoro improntata all’ascolto di chi produce e lavora, a cominciare da chi fa intermediazione turistica perché si tratta di un ruolo fondamentale da tutelare. Il Governo invece ha abbandonato il tema. Ad esempio la legge 145 ha ancora bisogno dei decreti attuativi ma Franceschini e De Micheli brancolano nel buio. Per non parlare del flop annunciato rappresentato dal bonus vacanze, di fatto inutilizzato”.
Lo ha dichiarato oggi Gian Marco Centinaio, già ministro al Turismo e all’Agricoltura, durante la conferenza stampa della Lega al Consiglio regionale del Lazio sulla crisi del turismo in cui sono intervenuti anche il coordinatore regionale Francesco Zicchieri, il capogruppo alla Pisana, Angelo Tripodi, il presidente regionale della Commissione Turismo, Pasquale Ciacciarelli, e i consiglieri regionali Daniele Giannini e Laura Corrotti.
Per Zicchieri, ”la Regione e il Governo sono completamente latitanti nel sostegno al settore, dimostrando scarsa attenzione su una filiera nevralgica del territorio”.
Invece Tripodi ha dichiarato: ”Inizia un percorso per il rilancio del turismo, che parte dal basso e dà voce agli operatori; i quali vivono una pesante crisi economica con una perdita importante del prodotto interno lordo. Bisogna mettere a sistema il comparto, scrivendo l’agenda di governo regionale con le associazioni di categoria”.
Ciacciarelli ha aggiunto che ”presto organizzeremo dei tavoli tematici che mettano al centro agenzie e tour operator, trasportatori, congressi e convegni. Roma deve tornare Capitale ed il Lazio centrale”.
Per Corrotti ”anziché incentivare il settore la sindaca Virginia Raggi installa 46 nuove Ztl dedicate ai bus turistici, consigliando ai visitatori di proseguire il loro tragitto verso i monumenti o strutture alberghiere con i mezzi pubblici. Una soluzione che non tiene però conto dei gravi disagi che i bus di linea già creano ai residenti e che vanno solamente a scoraggiare ulteriormente i turisti, penalizzando così un settore tra i primi a fermarsi a causa dell’emergenza sanitaria e gli ultimi ancora a ripartire”.
“Il turismo finisce nel calderone delle imprese operanti nel commercio e nell’artigianato per non meglio precisati investimenti in innovazione digitale pari a 48 milioni di euro – ha lamentato Giannini – così si continua a destinare risorse sul nulla in linea col governo”.
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