LATINA -Carnevale, Lega: «Sulla Marina l’assessore Castaldo approfondisca meglio e non offenda personalmente. Abbiamo posto questioni serie a tutela della città e del suo futuro».

«Ancora una volta devo purtroppo registrare da parte di questa amministrazione una mancanza di dialogo e di confronto nel merito delle questioni poste dall’opposizione a tutela della città e della nostra comunità. Una chiusura tanto più grave in quanto non sostenuta da ragioni tecnico giuridiche. E’ infatti fuori da ogni logica quanto affermato dall’Assessore Castaldo rispondendo al mio intervento sulla Marina di Latina.
L’architetto Castaldo, assessore, non all’urbanistica, ma alle politiche di gestione ed assetto del territorio della nostra città, nel comunicato del 17 luglio scorso, pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Latina, arriva persino a darmi del bugiardo, quando invece sarebbe bastato un minimo di approfondimento della questione per capire che da parte mia venivano poste questioni serie e motivate.

Castaldo si riferisce a quanto da me rappresentato nella commissione del 16 luglio circa la situazione giuridico amministrativa del PPE Marina di Latina.

Purtroppo quel PPE, risalente al 1978, per il combinato disposto delle sentenze TAR 253/82, 254/82, 821/87 e della sentenza del Consiglio di stato , sez. IV, 02 agosto 2000, n. 4253 risulta essere stato annullato. Così dicono le carte, gli atti.

Quella che risulta inesatta, a tal proposito non uso il termine “falsa” usato invece dall’assessore perché passibile di denuncia…., è l’affermazione secondo cui la decadenza riguarda unicamente, come per tutti i piani attuativi ancora vigenti, le aree sottoposte a vincolo preordinato all’esproprio.

Ed è inesatta non solo perché lo strumento attuativo risulta annullato, ma anche e soprattutto perché nello strumento attuativo originario, quello che Castaldo dice ancora in vigore, era previsto lo strumento perequativo e compensativo che certamente non è soggetto a decadenza.

Di più, il venire meno dello strumento pianificatorio esecutivo, il ppe delle Marina di Latina, non lascia il territorio sguarnito di previsioni urbanistiche dal momento che riemergono le previsioni del PRG, che vige tuttora.
Orbene il vincolo di destinazione pubblica impresso dal PRG alle aree, vuoi per verde pubblico, vuoi per viabilità e parcheggi, vuoi per attrezzature collettive, è notoriamente di natura conformativa e non espropriativa, per questo esso non soggetto a decadenza.

Lo dico non per polemica ma per verità degli atti. Per ciò che attiene invece tanto lo studio preliminare di verifica dello stato di attuazione del PPE della Marina vigente, affidato con determina 221/13, per predisporre una eventuale e successiva variante quanto agli atti presupposti, connessi e conseguenti al Concorso per la Marina di Latina dei primi anni 2000 sono, ad oggi, documenti importanti alla discussione ma per i quali non si può prescindere da quanto risulta dagli atti pubblici ovvero, a mio parere e per gli argomenti su esposti, l’avvenuta decadenza del PPE Marina di Latina e la sua inabilità a produrre effetti giuridici.Magari invece di offendere l’assessore potrebbe informarsi, verificare, riferire e provvedere.

La Marina di Latina deve essere stralciata dalla deliberazione 30/2020 perché merita maggiore attenzione di quella che può dare una norma edilizia solo speculativa. Per la Marina di Latina chiediamo un piano, vero, un piano di riqualificazione urbana da attuare con le procedure dell’art. 2 della LR //2017.
Di imbarazzante, per dirla come Castadlo, c’è lui, l’Assessore alle politiche di gestione ed assetto del territorio il quale crede che lo sviluppo urbanistico del nostro territorio sia cosa sua, sbaglia, e anche tanto, il territorio ed il suo sviluppo è cosa del Consiglio Comunale.
Lui, sicuramente esperto urbanista, è solo un gestore, che noi consiglieri vorremmo molto più attento di quanto si è dimostrato finora».

Lo dichiara in una nota il Capogruppo della Lega, Massimiliano Carnevale


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