TERRACINA- Eccolo viale Circe, quel lungomare che fu tanto amato da Aldo Moro,quando la Politica era una cosa seria.
Eccola Terracina, con il suo degrado in ogni quartiere, abbandonato a sé stesso. A Terracina, mi dice Gaia Pernarella, consigliere regionale cinque stelle, governa la destra da 20 anni. Qui è l’impero di Nicola Procaccini,europarlamentare.Lui ha mangiato pane e politica sin da bambino, quando poi la madre venne eletta deputata, abbracciando la fede berlusconiana,lui era già un ragazzo che studiava per diventare grande, sempre con lo sguardo rivolto a destra.
Ma Procaccini in città si è fermato al 22% dei consensi, mi ricorda Gianfranco Sciscione, mentre a Roma e in altre circoscrizioni ha preso più voti, grazie alla leader, Giorgia Meloni. Ora l’elezioni di settembre si avvicinano e tutti salgono sul carro dei vincitori, compresa Valentina Berti, che ha lasciato il PD ,rimasto orfano di consiglieri, proprio lei che proviene da una nota famiglia di grandi tradizioni comuniste. Ma qui il trasformismo è di casa. Non c’è alcuna remora, alcuna vergogna, afferma Sciscione, per questo mi candido a testa alta.
Fibrillazioni anche in Fratelli D’Italia, perciò è sceso in campo il leghista Durigon, per cercare un’intesa unitaria e il senatore Calandrini, in un comunicato, ribadisce che l’unità del centro destra, per Fratelli d’Italia è un valore irrinunciabile e proprio a Terracina “restiamo aperti al confronto con tutti coloro che si riconoscono nel centro destra”. Ma Terracina,sottolineano i dem, è stata male amministrata e tutti i quartieri versano nel degrado più incredibile. Per questo uscirà un libro bianco per far risaltare il disastro amministrativo della destra al potere. Sciscione si presenterà con una lista civica e va giù duro, ricordando intrecci strani ed esposti e denunce ai carabinieri.
Sarà una battaglia difficile. Per la sinistra si tratterà solo di recuperare un volto e una dignità,sperando di superare il 15 %. L’attuale sindaco,Roberta Tintari parte favorita, ma nessuno vincerà al primo turno, secondo gli addetti ai lavori, se non ci sarà il candidato unitario della destra.Per questo Durigon cerca l’accordo.Ma,intanto, altri hanno abbandonato le loro cariche, come Luca Caringi, accusando la Tintari di guardare troppo a sinistra, lei che è cattolicissima e non fascista.Ma Anche Sara Norcia, ha rimesso la delega ” ai grandi eventi”, nelle mani del sindaco. “Così è impossibile lavorare” ha dichiarato.
C’era una volta Terracina dal glorioso passato ed oggi non c’è più, perché si pensa solo alle poltrone e al potere. Che tristezza !
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