LATINA – Il PD di Latina ha deciso di non non combattere nemmeno la battaglia per le prossime amministrative? Cioè dando oramai per perduta ogni possibilità con la preclusione al sindaco uscente calcola solo l’eventualità di prendersi qualche consigliere di minoranza lasciando campo aperto alle destre?
Se questo è, mi sembra una battaglia che non si vuole fare perché non si può avere la presunzione di dare la linea a tutto il centro sinistra da una posizione di sconfitta già praticamente annunciata.
Una classe dirigente deve soprattutto analizzare cosa succede intorno a se senza bypassare tutte le sconfitte registrate ovunque il centrosinistra fosse al governo e che puntualmente ha perso in questa regione.
Latina deve essere sacrificata alla stessa logica? E per quale motivo?
Qui non è in gioco la poltrona del sindaco uscente ma molto di più.
Nessuno può sottrarsi alla critica verso LBC e Damiano Coletta se diciamo che ci saremmo aspettati molto di più rispetto alle promesse elettorali di 4 anni fa.
Ma sarebbe politicamente esecrabile non riconoscere le difficoltà oggettive che si incontrano tra il dire e il fare specie se quest’ultimo attraversa tutte le difficoltà di una burocrazia quasi sempre avversa! Ma altrettanto, sarebbe una scelta infelice, non tenere in considerazione il lavoro di pulizia etica e morale basata sulla legalità che ha creato certo problemi nelle realizzazioni, ma ha restituito ai latinensi l’onore e la dignità della difesa delle istituzioni nella gestione della cosa pubblica. Un fatto per niente scontato!
Qui c’è in gioco il futuro dei prossimi 20 anni e nessuno può arrogarsi il diritto di precludere la possibilità che il centro sinistra sia protagonista di questo appuntamento con la storia che è ancora tutta da costruire, ma sarebbe un altro errore formidabile non analizzare con la dovuta serietà la posta in gioco e immaginare di incassare il danno minore derivante dalla sconfitta facendo diventare una battaglia politica una sorta di rivalsa personalistica.
Ci sono due politiche possibili: Quella del giorno per giorno che appartiene a una visione piccola ed estemporanea. Poi c’è quella dallo sguardo lungo oltre l’orizzonte che appartiene ai politici di alto profilo.
Noi di Italia Viva volgiamo guardare oltre gli steccati e pensiamo di svolgere un ruolo mai subalterno a nessuno e con grande autonomia siamo impegnati in un compito non facile di radicamento sul nostro territorio parlando a tutto il campo moderato e progressista partendo dal concetto di pari dignità per ciascuno e per tutti.
Speriamo vivamente che tutte le altre forze politiche del nostro campo siano seriamente impegnate a guardare oltre le questioni del recente passato e con spirito costruttivo creare incontri progettuali aperti alle diverse esperienze del centro sinistra senza dispute nominalistiche e sappiano guardare con obiettività ciò che è utile non al proprio ristretto angolo, ma al futuro di Latina che è ancora tutto da scrivere.
Gigi Panetta (Comitato Italia Viva Latina Riformista)
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