“Una grave scorrettezza l’applicazione di contratti stagionali in deroga al Decreto Dignità, senza il nostro coinvolgimento”. Cgil, Cisl e Uil contro il Comune di San Felice

La notizia appare oggi su un quotidiano locale e le segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil scrivono risentite al sindaco di San Felice, Giuseppe Schiboni, e per conoscenza a Confcommercio Lazio Sud, Unindustria e Federlazio Latina per contestare “l’intesa raggiunta tra Comune, Confcommercio Lazio Sud, Impresa e un sindacato autonomo per consentire l’applicazione sul territorio comunale di contratti stagionali in deroga al Decreto Dignità, di cui al D.L. 87/2018”. “Una grave scorrettezza” perché consumata senza che Cgil, Cisl e Uil provinciali siano state né invitate agli incontri né coinvolte nel percorso che ha portato all’accordo. “Le deroghe a disposizioni di legge in materia contrattuali – si legge nella nota – sono temi di assoluta serietà e delicatezza in quanto impattano direttamente sulla vita dei lavoratori, e di certo le scriventi Organizzazioni Sindacali non hanno alcuna intenzione di sottoscrivere accordi per adesione”. “Gli accordi in deroga vanno sottoscritti con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative e non con associazioni la cui rappresentatività è tutta da dimostrare” precisano, invitando Confcommercio Lazio “a prendere le distanze da questa incomprensibile vicenda”, e il Comune di San Felice “ad evitare improvvisazioni in tema di lavoro e ripristinare un rapporto corretto con le Organizzazioni Sindacali Confederali che mai hanno fatto mancare il loro sostegno, soprattutto in questo momento così difficile”. Censurando e disconoscendo fermamente nel metodo e nel merito le procedure seguite, le OO.SS. comunicano, infine, ai destinatari della missiva che non parteciperanno all’incontro fissato per il 22 giugno prossimo e “diffidano dal sottoscrivere accordi in assenza della dovuta rappresentanza e men che meno senza l’aver dichiarato i Contratti Collettivi Nazionali di riferimento”.