ROCCAGORGA – Si è consumato nell’assoluta povertà di idee e tanto meno di proposte l’ultimo Consiglio Comunale monotematico sull’Azienda Speciale VOLA di Roccagorga, richiesto dalla minoranza PD. Esordisce così Lubiana Restaini capogruppo di Forza Italia presso il Comune di Roccagorga e protagonista di una battaglia a tutela della legalità e del rispetto delle persone. “Dopo una serie di problemi tecnici tanto da sospendere il consiglio in prima convocazione il 12.06, tutta la minoranza si è disposta nella sede comunale dove già presidiava la maggioranza, per lo svolgimento in videoconferenza nella stessa sede! Il primo cittadino in apertura della seduta chiosa su una “assoluta democraticità” con la quale la maggioranza ha accettato di relazionare sulla situazione dell’Azienda Vola, sembra quasi una concessione, quando invece si tratta di un obbligo vista la richiesta dei consiglieri di un consiglio straordinario. Primo bluff!” dichiara la Restaini, a cui segue, sempre secondo le parole della consigliera “Un secondo bluff: la favola di Cappuccetto Rosso raccontata dal Sindaco. Seduta comodamente per 5 anni, in qualità di assessore nella giunta di centro sinistra, si accorge solo allo scadere del mandato di non condividere quel modo di amministrare, e d’incanto ora scopre situazioni che aveva votato ma di cui non si era mai resa conto! Amministrare è una cosa seria e tutto si sta dimostrando tranne che serietà e competenza. Serietà perché nulla di quello che è stato detto in campagna elettorale è stato messo in campo Progetto Sprar rinnovato senza condivisone, Piscina comunale che per realizzarla la comunità deve indebitarsi con un mutuo di circa 600 mila euro grazie ad un pallone, strade nell’abbandono più totale, decoro urbano alla mercè di chi può fare ciò che vuole, Codice etico da sempre disatteso: a solo 11 mesi, la Lega prima e Forza Italia subito dopo si collocano all’opposizione. Quel che resta di una maggioranza sono le maschere senza volto, sono gli insulti a mezzo social di profili inventati ma scoperti, sono atti vandalici ed atteggiamenti ostativi all’esercizio democratico. Ignorate le richieste di atti da parte dei consiglieri, tanto da richiedere a più riprese l’intervento del Prefetto ed ora del Garante Civico Regionale… e parliamo di trasparenza! Quale? Quella di bandi a cui si chiamano persone vicine a partecipare pur non avendo requisiti? O quella inesistente per cui vengono nominati Tutor di un progetto, in cui il Sindaco individua persone che non hanno nessun titolo per ricoprire quel ruolo? Eppure il progetto contro la violenza sulle donne era molto chiaro! Lezioni di trasparenza proprio no! Non ne può dare, lezioni di coerenza per niente, lezioni di competenza assolutamente inesistente!
Terzo Bluff: ci si accorge ad un anno dall’insediamento che l’Azienda ha delle cartelle esattoriali da pagare e che per pagarle è stata chiesta rateizzazione. Non mi sembra un reato, la rottamazione è uno strumento previsto dal governo, la rateizzazione idem! E’ stata data lettura in consiglio delle rate che si stanno pagando, ma si è resa conto il Sindaco che per tante di quelle rate la procedura è stata avviata dal 2012? Che per alcune è stato completato il piano di rateizzo? Non se ne era accorta quando votata i bilanci consuntivi e preventivi dell’Azienda? Eppure i bilanci sono pubblici depositati presso la CCIAA di Latina, ed i bilanci evidenziano i crediti ed i debiti. Si danno per buoni i debiti, a cui ha concorso la stessa sindaca approvandone i bilanci, mentre si dubita senza alcuna certezza dei crediti, mettendo in discussione professionalità e ruoli deputati al controllo con una miscellanea di illazioni e di avventate supposizioni, degne di un mercatino di avanspettacolo.
Quarto Bluff: il blocco dei conti dell’Azienda che in base alle dichiarazioni del Sindaco, dovuto ad una cartella “occultata artatamente”, assumendosene la responsabilità dell’affermazione gravissima. Ma i conti bloccati non significa soldi sottratti all’Azienda, ma soldi temporaneamente indisponibili, e che uso ne è stato fatto dopo lo sblocco non è stato affatto chiarito!
Quinto Bluff: Abbassare i toni, quando le dichiarazioni rilasciate sono state di assoluto allarme senza avere contezza della reale situazione. Sulla mozione di istituzione della commissione di vigilanza, come capogruppo di Forza Italia è stata presentata una pregiudiziale articolata sulla inopportunità della commissione, che messa in votazione, ha ottenuto il voto favorevole della sottoscritta e del Presidente del Consiglio Fusco, capogruppo della Lega, mentre l’assessore pur avendo aderito al gruppo consigliare della Lega, abbandonando il gruppo della lista “Tradizione e futuro”, come primo atto della ritrovata intesa, vota contro il suo capogruppo!
Sesto Bluff: Nessuna parola, nessuna idea di come garantire continuità all’azienda, figuriamoci al rilancio! Come assicurare la centralità e l’essenzialità dei servizi, dell’occupazione dei 42 dipendenti, dell’economia indotta sul territorio nei confronti degli operatori commerciali? Il riavvio della Face2 dopo la straziante pandemia, vede completamente assente a Roccagorga qualsiasi iniziativa. Nessun centro estivo avviato dal Comune, né è stato emesso alcun bando per consentire alle associazioni o alla stessa Parrocchia di attivare sul territorio centri estivi per i minori fino a 17 anni. I dipendenti in cassa integrazione degli asili nido e delle mense avrebbero potuto riprendere le attività, e percepire uno stipendio non ridotto, ma forse per le casse dell’Azienda è “utile” utilizzare la cassa integrazione, anziché dare dignità alle persone con il proprio lavoro. Eppure la Regione Lazio ha stanziato 20 milioni di euro per sostenere le famiglie ed i comuni durante questa fase delicata di riavvio.
Settimo Bluff: Il Consiglio di Amministrazione si dimette per i 2/3 con il Presidente e Vice Presidente, la Giunta si sostituisce al cda, però si omette di dire nel Consiglio Comunale del 16.06 che con delibera di Giunta n. 39 del 15.06.2020 sono stati dati gli indirizzi per il bando di ricerca del nuovo direttore dell’Azienda, in quanto l’Avv. Cesare Bruni scelto da questa Amministrazione e nominato il 18.02.2020 come anche i componenti del c.d.a, ha rassegnato le dimissioni solo dopo 114 giorni! Una coincidenza casuale? tutti per motivi personali!? Una delibera di indirizzo che non indica quali sono gli indirizzi a cui deve attenersi il responsabile nel formulare un avviso pubblico, quali titoli, quali competenze, quali esperienze verificabili, semplicemente si abdica ancora una volta ad appannaggio di una delega in bianco ad una segretaria f.f.!
Ottavo Bluff: la storia delle favole è finita, dal “non mi facevano capire” a non capire il passo è brevissimo e non si può continuare ad improvvisare o a scaricare responsabilità su altri. E’ ora più che mai necessario tutelare l’Azienda quale bene comune della comunità di Roccagorga e che nessuna velleità personale di vendetta o di rancore possa arrivare a vanificare le potenzialità di un strumento di gestione di servizi pubblici essenziali.
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