La rivolta delle palme contro Coletta

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LATINA – Ieri mattina dalle pagine de “il Giornale di Latina” il Sindaco di Latina rimarcava e si beava di non avere un’opposizione né nel Consiglio Comunale, né in città. Per Coletta l’opposizione è “attaccata alle formalità” ed il PD è “assente”.

Niente opposizione dunque. Dopo il 75% conquistato alle elezioni gli altri, quelli che avrebbero dovuto opporsi sono scomparsi. il PD dilaniato nelle immancabili lotte intestine, Calandrini alla ricerca di quelli che non l’hanno votato a Latina Scalo. Ha ragione Coletta dopo “todo cambia”, “nada opposizione”.

Però dopo nemmeno 24 ore l’opposizione è tornata ad esistere, non quella degli uomini, ma quella della flora. Se l’opposizione non la fanno i consiglieri la faranno le “Palme”. Si proprio loro, quelle sopravvissute al punteruolo rosso hanno deciso di ribellarsi ed hanno iniziato a seccarsi.

Come ci racconta “Latina Oggi” a Latina è tutto desolato. Palme secche, prati secchi, erbacce e rifiuti ovunque. Dal Parco Mussolini a quello San Marco, da Piazza Moro a Piazza Santa Maria Goretti per non parlare di Viale Italia. In centro come in periferia.

Le Palme lo hanno fatto apposta. Mentre i militanti di LBC annaffiavano i fiori a Palazzo M, hanno iniziato a seccarsi dalle altre parti. Adesso, è chiaro che nell’epoca del “todo cambia” non c’è più bisogno di gare d’appalto e di spendere i soldi pubblici perchè i giardini pubblici sono annaffiati a dovere dai volontari di LBC ed allora perché le Palme si sono seccate???

Due risposte possibili: o Latina Oggi ha pubblicato foto di repertorio oppure le Palme hanno votato Calandrini ed oggi provano a mettere in cattiva luce il Sindaco e LBC. Joan è convinto che la risposta giusta sia la seconda!!!


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