La Scienza che studia il virus Sars-Cov-2 può considerarsi una “scienza esatta”?

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Definire e praticare la “scienza”, così come si definiscono e si praticano la letteratura e/o la poesia, è cosa ardua in quanto un individuo qualsiasi non potrebbe agire inconsapevolmente secondo i canoni scientifici. È certo che la scienza finora ha prodotto una grande conoscenza sulla natura e su tutte le attività umane ma è altrettanto certo che il suo procedere è basato su una continua incertezza. E ancor più problematica appare la distinzione tra “Scienze esatte” e “Scienze empiriche” nel tentativo di dare alla “scienza” una definizione comprensibile, in quanto ai profani potrebbe sembrare che tutto ciò che chiamiamo “scienza” risolva tutti i problemi umani, mentre, in effetti, essa cerca di risolverli (come ho ampiamente raccontato nel romanzo “La ricerca”, Aracne ed. 2018).

Il fisico e storico della scienza Lucio Russo definisce “scienza esatta” quella scienza che si basa su una teoria scientifica e presenta tre caratteristiche fondamentali:

1) la prima caratteristica è che la scienza opera su “entità teoriche” specifiche e non su entità tangibili, concrete; come, ad esempio, per la geometria euclidea (quella che viene insegnata a scuola) l’entità fondamentale è il punto che non esiste in natura;

2) la seconda caratteristica è che il procedimento usato nella scienza è basato sulla logica ipotetico-deduttiva, che usa enunciati (postulati o assiomi) sulle sue “entità teoriche” deducendone le conseguenze con coerenza interna. Basti pensare alla geometria euclidea che si fonda su cinque postulati e sui tre principi aristotelici: identità, non-contraddizione e del terzo escluso. Il procedimento scientifico in tal modo permette di distinguere la verità dalla falsità, anche se verità e falsità non hanno significato assoluto perché valgono solo per il sistema teorico considerato. Ovviamente, in ogni contesto scientifico, bisogna tener conto dei due teoremi di incompletezza (applicati alla matematica) di Kurt Gödel così sintetizzabili: in un sistema è possibile costruire una proposizione sintatticamente corretta che non può essere né dimostrata né confutata all’interno dello stesso sistema e nessun sistema, che sia abbastanza coerente ed espressivo, può essere utilizzato per dimostrare la sua stessa coerenza;

3) la terza caratteristica è basata sulle “regole di corrispondenza”  tra la teoria scientifica e la realtà mediante il metodo sperimentale che, però, varia da scienza  a scienza e  non dà garanzie sulla verità o sulla falsità della corrispondenza.

C’è, tuttavia, una quarta caratteristica, evidenziata dallo scrittore croato Mirko Grmek, secondo cui la vera scienza è la sistematicità, e quindi la coerenza, con la quale l’attività di ricerca applica il metodo sperimentale.

Secondo il fisico Alan Cromer, infine, la scienza è dotata di un senso non comune perché il suo processo si oppone al “comune” pensiero umano che è associativo e soggettivo e, per questo, tende ad avere una percezione “ingenua” della natura.

Prendendo ora come riferimento la biologia, o meglio la microbiologia, che attualmente si interessa, tra l’altro, di studiare il virus Sars-Cov-2 e le sue conseguenze, essa può considerarsi scienza “esatta” perché oltre ad avere profonde basi storiche proprie utilizza i principi e i procedimenti di scienze “esatte” come la matematica, la fisica, la chimica.

Francesco Giuliano


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Francesco Giuliano
Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).