Una storia emozionante, tutta da raccontare. Che ha trovato spazio sulle pagine di “Avvenire”, il quotidiano di ispirazione cattolica. A diffonderla è stato Remigio Russo, giornalista professionista di Latina, nonché direttore dell’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali del capoluogo pontino. Protagonista ne è Antonio Crispino, un infermiere di Sabaudia in attività presso il Santa Maria Goretti, molto conosciuto in città per il carattere aperto e gioviale, per lo spiccato senso di solidarietà, ma soprattutto perché molto impegnato nel sociale e nel campo della catechesi presso la Parrocchia Santissima Annunziata di cui è parroco don Massimo Castagna. Ma narriamola brevemente questa piccola grande storia d’amore per il prossimo e di sofferenza. Troppo rischioso di questi tempi consentire a personale non sanitario l’ingresso in reparti dove sono ricoverati i contagiati dal virus. Ma altrettanto doloroso sarebbe stato lasciare i malati senza l’assistenza di un sacerdote che potesse impartire anche l’Eucarestia. Per aggirare il problema, non poteva fare scelta migliore, dunque, il Vescovo Mariano Crociata nominando Crispino Ministro Straordinario per affidargli l’altissimo servizio di sostenere spiritualmente quelli che soffrono. E così, dopo aver accettato con grande slancio l’incarico, al termine del suo canonico turno di lavoro, il paramedico sabaudiano ritira dalle mani di don Giovanni Careddu, cappellano del nosocomio di Latina, le ostie consacrate per distribuirle ai degenti. Dedicando spontaneamente, bando alla stanchezza e al pericolo di contagio, una buona fetta del suo tempo libero alla cura dell’anima di chi in questo difficile momento sta combattendo con l’angoscia e la paura.
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