Il Giappone ha dichiarato lo Stato di emergenza in sette prefetture per il Coronavirus. Si parla di più di 3’000 casi positivi e ben 85 decessi, ma mille in pochi giorni e tutti nella capitale. Le misure accolte dal premier Shinzo Abe non ci sono nuove: con il  parere del comitato scientifico giapponese è stato predisposto che,gli spostamenti siano ridotti al minimo e rimangono aperte solo le attività considerate essenziali.

(foto: Tomohiro Ohsumi/Getty Images)

Cos’è lo stato d’emergenza

I governatori di tutte e sette le prefetture sono autorizzati a chiedere ai residenti di rimanere nelle loro abitazioni, se non per comprovate necessità, come per cose mediche o per fare la spesa, un provvedimento molto simile a quello italiano. Vengono assicurati solo i servizi essenziali, sempre rispettando la salute dei lavoratori. Rimarranno aperti, quindi, supermercati, minimarket, farmacie, banche, uffici postali e i servizi elettrici, idrici e del gas. Anche i trasporti pubblici non subiranno limitazioni, permettendo a chi ha esigenza di farlo di recarsi sul posto di lavoro.

 


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