Rinforzi per gli ospedali : 20 mila assunzioni. Stop ai tribunali fino al 31 maggio

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ROMA- Non si ferma la diffusione del Coronavirus in Italia e il governo approva nuove misure per far fronte a quella che ormai è una vera e propria emergenza nazionale. In un unico decreto, approvato a tarda notte dopo due ore e mezza di Consiglio dei ministri, confluiscono sanità e giustizia. Saranno istituiti reparti temporanei, ci sarà la possibilità di requisire alberghi, immobili privati e presidi sanitari per ospitare le persone in quarantena, previsti incentivi per la produzione di mascherine e 20mila assunzioni: si tratta di 4.800 medici, 10mila infermieri e oltre 5mila operatori socio-sanitari. Tutto ciò per puntellare il Servizio sanitario nazionale, che deve fare i conti non solo con un numero crescente di malati ma anche con il moltiplicarsi di medici e infermieri in quarantena.

Per quanto riguarda la giustizia ci sarà uno stop di due mesi e mezzo, il più lungo deciso finora dal governo, fino al 31 maggio. La sospensione può essere decisa dal capo dell’ufficio giudiziario e scatta – si legge nel testo – in caso di “emergenze epidemiologiche certificate”. Slitterebbero così a giugno le udienze civili e penali, tranne alcune eccezioni. ‘Salvi’ in particolare i procedimenti urgenti, le udienze su misure cautelari, quelle sulla convalida di arresti o fermi nei procedimenti che riguardano detenuti e imputati minorenni, le convalide di espulsioni dei migranti. Non si fermano nemmeno le cause di competenza del tribunale dei minori, le udienze sulla possibilità di adottare bambini o quelle riguardanti minori stranieri non accompagnati o bambini allontanati dalle famiglie. Inoltre, saranno celebrati a porte chiuse i processi normalmente pubblici.

Ad allarmare sono i dati emersi nella giornata di venerdì. 620 malati in più in un giorno, 25 l’ora, con il primo caso in Vaticano; 49 morti in più rispetto a giovedì, con un aumento del 33,1%, che fanno arrivare il totale a 197, il 4,25% del totale dei malati. A due settimane dal primo decreto con l’indicazione delle misure di contenimento e l’individuazione dei primi 11 comuni da mettere in quarantena – dieci nel lodigiano e Vo’ Euganeo in provincia di Padova – i numeri dicono che il contagio si è tutt’altro che arrestato: i malati sono 3.916 e tutte le regioni d’Italia hanno casi con cui confrontarsi. La Lombardia in particolare, al momento la più esposta, ha oltre il 50% degli attuali contagiati e 309 pazienti ricoverati in terapia intensiva sui 462 totali in Italia. Cresce anche il numero dei guariti, ma non alla stessa velocità. L’auspicato rallentamento del virus per ora non si è verificato.

Ecco perché ci vorrà una riflessione per decidere se allargare o non la zona rossa. Su questo punto la maggioranza ha visioni differenti. Walter Ricciardi, consigliere del ministro Speranza e membro del consiglio esecutivo dell’Oms a Porta a Porta, spiega che “c’è la riflessione sull’elaborare delle strategie mirate e in questo momento oggettivamente al di là delle zone rosse e gialle quello che sta accadendo nel resto del paese è che il virus inizia a circolare in maniera più intensa. È quindi necessario prendere delle misure superiori rispetto a quelle prese prima”.

Di fronte all’eventualità di una diffusione maggiore il consiglio dei ministri ha anche deciso che la Protezione Civile fino al 31 luglio o a fine emergenza Coronavirus potrà disporre “la requisizione
in uso o in proprietà, da ogni soggetto pubblico o privato, di presidi sanitari e medico-chirurgici, nonché di beni mobili di qualsiasi genere” per assicurare “le forniture” e “implementare il numero di posti-letto specializzati”. Possibile anche la requisizione “temporanea” di beni immobili (non solo gli
alberghi) idonei ad ospitare le persone in quarantena.

Sarà invece un ulteriore provvedimento ad occuparsi degli aiuti ad imprese e famiglie che arriverà  pero’ solo la prossima settimana, dopo che il Parlamento avrà approvato la relazione con cui il governo ha chiesto di aumentare il deficit previsto per quest’anno dal 2,2% al 2,5% per finanziare le misure, per un totale di 7,5 miliardi.


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