ROMA – Rifiuti, grande confusione sotto il cielo di Roma e della Regione Lazio: stop della Mad e comuni in affanno. Sullo sfondo le inchieste sui codici a specchio e Monte Carnevale. «La notizia dello stop ai conferimenti, a partire dalle prossime ore, da parte del gestore delle discariche di Civitavecchia e Roccasecca desta grande preoccupazione. La Commissione si è già occupata nella scorsa legislatura della gestione del ciclo  dei RIFIUTI in Lazio e il lavoro sta proseguendo anche in quella  attuale. Abbiamo acquisito documenti e avviato una serie di audizioni, che proseguiranno nelle prossime settimane”. Lo dichiara in una nota  il Presidente della Commissione Ecomafie Stefano Vignaroli.

«Tra le altre cose – prosegue l’On. Vignaroli – la Commissione non mancherà di analizzare le situazioni di monopolio, spesso perniciose  per gli interessi pubblici. Non sfugge come la proprietà dei siti di  Civitavecchia e Roccasecca, le due principali discariche del Lazio, sia riconducibile allo stesso soggetto, che da poco è anche socio di  maggioranza dell’area di Monte Carnevale. Non comprendo ancora le  motivazioni precauzionali di tale chiusura a seguito di legittimi  controlli sulla natura dei codici CER 191212: Ispra infatti ha già  pubblicato le linee guida generali per la classificazione dei RIFIUTI, in conseguenza alle sentenze della Corte di giustizia europea e della  Corte di Cassazione».
«Non dubito che la Sindaca di Roma, la Regione Lazio e le altre autorità competenti useranno da subito tutti gli strumenti in loro possesso per fare in modo che i cittadini laziali non risentano in alcun modo delle conseguenze legate alla chiusura temporanea dei due siti».

All’onorevole Vignaroli risponde Walter Lozza, che spiega come le discariche non siano chiuse, ma siano stati fermati solo alcuni conferimenti «Ci auguriamo che non arrivi alcuna querela», Valter Lozza, titolare Mad srl, l’azienda che gestisce le discariche di Civitavecchia e Roccasecca commenta cosi’ ad Agenzia Nova la minaccia della sindaca di Roma Virginia Raggi di querelare la sua azienda per aver fermato i conferimenti degli scarti del trattamento provenienti dai Tmb di Roma. «Dire che le discariche sono state chiuse – spiega Lozza – non e’ corretto: le discariche sono aperte, abbiamo solo chiesto ai nostri conferitori di non portare piu’ una tipologia dei RIFIUTI, i RIFIUTI chiamati con codice a specchio, per la quale aspettavamo delle linee guida dagli organismi tecnici di Regione e ministero da tempo. Ci era stato promesso che sarebbero
arrivate (le linee guida ndr) entro il 31 gennaio. Cosi’ non e’ stato e quindi abbiamo ritenuto ci fossero le condizione
per fermare i conferimenti di queste tipologie di RIFIUTI”.
“Sono RIFIUTI – prosegue l’imprenditore – per cui bisogna seguire delle procedure per stabilire se sono RIFIUTI pericolosi o meno. Aspettavamo queste linee guida al 31 gennaio, non sono arrivate, mentre ieri sono venuti i carabinieri forestali per l’acquisizione della documentazione relativa a questa tipologia di RIFIUTI e quindi abbiamo ritenuto di fare così».


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