Latina – Mentre mi avvio per l’intervista-chiacchierata a Massimiliano Colazingari, presidente del Consiglio del Comune di Latina, penso sorridendo all’inutile schivare, nei tornei settimanali di bridge, a un confronto con lui. Confronto quasi sempre perdente, data ormai la sua grande padronanza del gioco. Quasi, però. Perchè nessuno è infallibile. Va detto, comunque, che al tavolo verde è sempre sorridente e al di là di qualche piccola discussione con il suo compagno, per visioni diverse, non perde mai le staffe.
Massimiliano Colazingari, Max per gli amici è una persona adorabile, equilibrata e abbastanza mite. ”Certo, certo, ma in questi anni ho imparato a difendermi, però”, chiarisce lui.
Mi riceve in Comune nella stanza che fu di Finestra e di Zaccheo. E la nostra intervista-chiacchierata prende molte pieghe, anche sul gioco delle carte che ci accomuna. E’ un piacere colloquiare con lui perchè sa ascoltare e non ti ostacola. Non c’è nessun braccio di ferro che spesso si innesca tra intervistato e intervistatore. Ad essere sinceri, la nostra chiacchierata era iniziata qualche sera fa a casa di amici, ma ho voluto che proseguisse con le note dell’ufficialità. E lui non si è sottratto. Ha acconsentito subito e da ora lo citerò e lo approccerò, per il ruolo che rappresenta, non per ipocrisia o ambiguità, ma perchè così deve essere.
Aveva avvisato la portineria che sarei arrivata. Molti non lo fanno, per superficialità, sciatteria e anche scarsa considerazione. Varco il portone con puntualità e dopo esserci accomodati e avviato un breve excursus sulla performance di domenica pomeriggio, vinta dalla sua squadra e, ripercorso i sui ruoli importanti ricoperti nella Federazione Nazionale Bridge (presidente per più mandati al Circolo Cittadino, vice presidente associazione regionale e consigliere.. .), accantoniamo il gioco e ci incamminiamo nel tortuoso sentiero della politica.
Colazingari, laureato in Giurisprudenza, ricopre un ruolo apicale in Camera di Commercio. E’ uno dei pochi che in questa compagine comunale possa vantare esperienze amministrative. E poiché siamo qui per parlare di Lbc, del Comune di Latina e dei problemi della città, veniamo subito al dunque con la prima domanda.
Presidente, come vede il rapporto di questa Amministrazione con la città. E quali sono le difficoltà che avete incontrato sul vostro percorso amministrativo soprattutto da neofiti della politica?
I problemi che abbiamo dovuto affrontare sono stati davvero tanti. E molto complessi. Devo dire però che siamo arrivati finalmente alla fase positiva. Dopo aver avviato vari iter, ora è il momento del fare. Siamo giunti al punto che possiamo cominciare a raccogliere risultati su temi a cui tutti teniamo. Il verde pubblico, per esempio, Abc, le strade, le scuole e la marina. Sulle manutenzione delle strade siamo in ritardo perchè una volta finita la gara, c’è stato un ricorso di una ditta che ha bloccato tutto. Ma a breve si partirà. Con il mutuo ottenuto, finalmente, anche Abc sarà operativa al meglio. L’Azienda infatti si potrà dotare di mezzi idonei e attrezzature giuste. Adottando poi le procedure dell’accordo quadro ai servizi di manutenzione del verde dei giardini e delle aree verdi di questo territorio, il Comune si impegnerà alla cura puntuale e sistematica delle aree a verde pubblico per la durata di 2 anni.
Dopodichè?
Dopodichè, una volta avviate tutte queste importanti iniziative ritengo che questa Amministrazione possa avere delle chance per il futuro se riuscirà a realizzare anche altri importanti obiettivi.
Per esempio?
La nostra macchina amministrativa. C’è bisogno di personale. Per una città come la nostra servono circa mille dipendenti. Ne abbiamo una metà. Bisogna portare più risorse umane possibili, con concorsi, mobilità da altri enti, etc.. etc.
Altro problema è l’attività gestionale che riguarda la comunicazione e indirettamente anche la relazione con i cittadini. Secondo me, la comunicazione adottata dal Comune, non ha correttamente evidenziato la quantità e la qualità degli interventi amministrativi, gestionali, organizzativi fatti in questi anni.
Comunque in questa Assise ricoprendo ora un ruolo tecnico e non politico cerco di non entrare troppo nel merito, preferendo vivere un po’ tutto da fuori. Nonostante questo mi vanto di aver portato alcune importanti novità.
E sarebbero?
Prima di diventare Presidente del Consiglio Comunale, ho operato dei cambiamenti nella Commissione Affari Istituzionali, da me presieduta. Lì, ho fatto approvare il nuovo Statuto comunale, fermo da venti anni; il nuovo Regolamento del Consiglio comunale e quello delle Commissioni consiliari.
Quello sul Consiglio comunale non è ancora terminato. Ci si dovrà lavorare ancora, per smussare alcune imperfezioni.
Colgo l’occasione per ribadire il mio ruolo di notaio e di garante. Se ho qualche perplessità o dubbio, cerco di approfondire e informarmi. Per tre volte mi sono recato al Ministero degli Interni per avere dei chiarimenti e tutte e tre le volte ho potuto appurare che la mia interpretazione era giusta.
Il riferimento è ovviamente alla recente querelle con l’opposizione, che intendendo discutere del ruolo della Iovinella come direttore generale dell’Ente, si vide respingere tale richiesta proprio da Colazingari. Loro protestarono con il Prefetto Tria della mancanza di terzietà del loro Presidente, ma il Ministero diede ragione a lui. Di quel problema infatti se ne sarebbe dovuto occupare Sindaco e Giunta. Non il Consiglio.
Per rimanere ai fatti, continua Colazingari, in Consiglio comunale “porterò altre innovazioni, con l’informatizzazione del voto… pensi che qui ancora votiamo con la manina alzata, mentre in altri comuni qui vicini anche piccoli, spingono il bottone. E poi anche sulla gestione e manutenzione dell’aula”.
In questi anni al suo attivo ci sono i 60 consigli da lui presieduti e “indetti solo quando era necessario. Ogni consiglio, infatti, costa alla Comunità dai 3 ai 4 mila euro ogni volta”.
Si spieghi meglio…
I costi sono rappresentati dai gettoni di presenza. Un gettone sono 92 euro lordi. Se li moltiplica per 31…
A proposito di gettone, Salvatore Antoci in una recente intervista mi faceva notare che nelle Commissioni i consiglieri che arrivano tardi prendono lo stesso il gettone per intero.
E’ vero. E interverrò anche su questo. Molti miei colleghi in altri comuni hanno introdotto il tempo minimo di permanenza, previsto per legge.
Parliamo di virtù e difetti di maggioranza e opposizione. Da dove vuole cominciare?
Comincio dall’opposizione, che peraltro negli ultimi tempi si è ridotta di molto. Non viene quasi più nessuno in Consiglio. Io sono deluso perchè mi sarei aspettato apporti costruttivi. La loro è una opposizione strumentale e con pochi contenuti. In genere chi è da quella parte dovrebbe avere un atteggiamento stimolante. Loro invece rilanciano solo sulle nostre idee, anche se lo fanno in buona fede.
E la maggioranza?
Dalla maggioranza mi sarei aspettato una maggiore crescita complessiva. Però mai dire mai. Tutti ci hanno messo il cuore, anche se la scarsa esperienza politica e amministrativa, ha giocato un ruolo negativo. Ma non ci si può dire nulla di più.
E quindi, che succederà fra due anni? Che farà Lbc?
Io sono convinto che per le elezioni del 2021 si debba creare una sinergia basata sui valori fondanti dell’esperienza del civismo. Non con i partiti, ma con associazioni e movimenti. E neanche più come Lbc, ma con una cosa nuova a cui io cambierei anche il nome.
E lei che farà?
La mia vita in questi anni è molto cambiata. Sono cresciuto. E molto. Ho imparato tante cose nuove e interessanti. Questa esperienza mi ha arricchito e mi sta arricchendo molto. Vedremo.
Pensa che la città possa darvi ancora credito?
La nostra non è una città disonesta. E’ stata solo vittima di eventi. La gente è normale, come me e lei…quindi perchè non ci dovrebbe seguire, una volta portati a termine tutti i progetti che abbiamo descritto e di cui abbiamo parlato fino ad ora?
Lei quando cammina per strada percepisce un consenso uguale a quello del vostro inizio?
Sicuramente no. Di sicuro no. Ritengo però, che con un progetto esteso, con valori comuni e condivisibili, si possa arrivare a un nuovo risultato significativo, magari portando delle novità e valutando anche un ricambio.
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