APRILIA – Il Tar dà ragione a Rida Ambiente, ora la Regione individui le discariche. Il Tar del Lazio (sezione prima quater) ha ordinato alla Regione di individuare, entro il termine di 180 giorni, la “rete integrata e adeguata” di impianti di smaltimento rifiuti in ambito regionale.
La sentenza impone alla Regione Lazio di individuare entro lo stesso termine, “le discariche per lo smaltimento dei rifiuti speciali del trattamento dei rifiuti urbani, con messa a disposizione della relativa capacità di smaltimento agli operatori laziali interessati in condizioni di parità e non discriminazione nonché di compatibilità economica con la vigente disciplina regionale tariffaria e con i valori indicati in tal senso dal vigente Piano regionale dei rifiuti”.
Una vittoria per la Rida Ambiente di Aprilia che era ricorsa al Tribunale amministrativo Regionale per l’accertamento dell’illegittimità del silenzio serbato dalla Regione Lazio sull’istanza, “con cui veniva sollecitata l’adozione dei provvedimenti necessari ad ottemperare all’obbligo di individuare e mettere a disposizione la rete integrata e adeguata di impianti per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti in ambito regionale, tra cui le discariche per lo smaltimento dei rifiuti derivanti dal trattamento dei rifiuti urbani, accertato dalle sentenze del Tar Lazio”.
La Regione Lazio è stata condannata alle spese di lite, 2.000 euro, oltre spese generali, Iva e Cpa come per legge.
Una vittoria per l’azienda apriliana, anche se da via Valcamonica sottolineano che questa è la terza volta che il Tar obbliga la Regione ad indicare un impianto di servizio per Rida, ma per ben due volte le indicazioni della Regione hanno favorito altri attori e impedito all’azienda apriliana di conferire le risultanze delle proprie lavorazioni
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