Sezze- CPI di Sezze Scalo a rischio trasferimento.
Lega e Fratelli d’Italia, organizzano una raccolta firme per impedire che ciò accada.
Un servizio, quello del centro per l’impiego, che esaudisce le esigenze non solo dei setini ma anche dei cittadini dei paesi limitrofi a Sezze.
il segretario di Sezze, per la Lega con Salvini premier, Roberto Reginaldi:”Anni fa fu raggiunto un grande risultato, quello di aprire un distaccamento del CPI nel territorio di Sezze. Determinante fu soprattutto il sito che avrebbe ospitato il distaccamento, ovvero il piazzale della stazione dello Scalo, di Sezze che ha un vasto parcheggio nonché facilissimo da raggiungere con qualsiasi mezzo soprattutto pubblico compreso il treno perché gli uffici sono proprio di rimpetto all’uscita della stazione. Il luogo scelto impedì a chiunque di opporsi, tra cui Priverno che pose come “conditio sine qua non” proprio un luogo facilmente raggiungibile. L’ufficio CPI di Sezze ha un vasto bacino di utenti: Bassiano, Maenza, Sermoneta, Norma, Pontinia, Sabaudia, Roccagorga, Prossedi, Roccasecca dei Volsci nonché Latina Scalo ed infine Sezze. Ora il sindaco Sergio Di Raimo del PD con la sua giunta ha deciso di spostare il CPI dal comodissimo posto dov’è, in pieno Centro Storico di Sezze, dove è impossibile trovare parcheggio, anche perché è quasi prossimo la ZTL.
Dunque? Sarà un’impresa se non un vero è proprio inferno, oltretutto si andrà a peggiorare un traffico già impossibile. Non si può accettare una roba del genere. Infine non dimentichiamo che a Sezze scalo tolto il CPI non resta più nulla, hanno già pressoché soppresso l’ufficio distaccato dell’anagrafe aperto pochi anni fa dall’ex sindaco Campoli che pure ridotto nei servizi comunque era comodo per le centinaia di cittadini che vi si recavano tutti i giorni ed invece ora funziona un solo giorno la settimana salvo imprevisti. È ce ne sono stati di imprevisti. Comunque noi della LEGA ci siamo subito attivati annunciando una raccolta firme, cosa che faranno gli altri coordinamenti LEGA nei comuni interessati cioè bacino utenza del Centro impiego. Appena uscita la notizia della raccolta firme, l’amministrazione comunale ha subito chiarito che non c’è nulla di concreto nel frattempo è spuntato un documento protocollato già un anno fa dove appunto si parlava di delocalizzazione del CPI. Noi daremo battaglia e comunque si è attivato anche il nostro consigliere regionale Angelo Tripodi capogruppo LEGA. Vedremo come andrà a finire, una cosa é certa, non possono essere trasferiti nel Palazzo Rappini colpito dal terremoto di Amatrice in pieno centro storico e neanche crediamo che lo facciano per risparmiare soldi in quanto troppo ci sarebbe da fare per risparmiare ed addirittura incrementare le casse del Comune”.
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