LATINA – Un Italia sempre più povera: in 5 anni 416 richieste alla Caritas per il Microcredito. La fotografia di una provincia dove il welfare familiare non basta più e anche chi ha un lavoro è in difficoltà. Sono stati illustrati questa mattina presso la sede della Provincia di Latina in conferenza stampa i risultati dei cinque anni del progetto MICROCREDITO della Caritas diocesana. Hanno partecipato il presidente della Provincia Carlo Medici, il direttore Ciro Somma, per la Banca di Credito Cooperativo Cassa Rurale e Artigiana dell’Agro Pontino, Il direttore della Caritas della Diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno Angelo Raponi, e il referente del progetto Pietro Gava.

Il presidente della Provincia ha aperto con il suo intervento la conferenza stampa, mettendo in evidenza come lo strumento del microcredito possa essere utile a tamponare imprevisti in una crisi economica che sembra non finire mai, ha anche richiamato l’importanza di offrire opportunità di educazione finanziaria alla popolazione.

«È un servizio che va oltre la cultura dell’assistenzialismo – ha dichiarato il direttore della Caritas Diocesana – che aiuta le persone responsabilizzandole nell’impegno di restituire il prestito: è il senso di chi vuol superare le difficoltà mettendo in gioco la propria dignità, senza disperdere la generosità in modo improvvisato ed episodico».

«Bisogna sensibilizzare altre realtà a partecipare al progetto – ha affermato il direttore della Bcc Cassa Rurale Pontinia rappresentante della BCC – Cassa Rurale e Artigiana dell’ Agro Pontino – occorre la disponibilità di altri soggetti per aumentare le potenzialità di questo servizio», ribadendo anche il valore etico di questo impegno fondato sulla natura propria del credito cooperativo.

«In 5 anni, ben 416 son stati richiedenti che hanno svolto un colloqui. I prestiti erogati sono stati 71 per un importo totale di € 110.700. I motivi principali delle richieste sono stati per il pagamento delle mensilità arretrate dell’affitto e per il reperimento di un’abitazione (60%), seguito dal pagamento delle bollette e assicurazioni auto (30%), e delle imposte locali (25%), poi spese legate all’istruzione dei figli (15%) e sanitarie (10%)», ha illustrato Pietro Gava specificando che «le percentuali danno un risultato maggiore del 100% poiché i motivi dei richiedenti che hanno svolto un colloquio sono più di uno. Le persone a cui non è stato erogato il prestito hanno ricevuto informazioni e accompagnamento presso altri servizi adeguati alla soluzione delle problematiche esposte o altre forme di aiuto».

L’Amministratore Delegato di BP Lazio, Massimo Lucidi, ha inviato una nota poiché il suo istituto ha concesso un contributo al fondo di garanzia del progetto e contribuirà alla sua divulgazione. « È evidente che sia nello spirito della principale Banca Popolare del territorio essere presenti a fianco di chi si attiva per migliorare la qualità della vita delle persone che hanno bisogno di un sostegno momentaneo. Siamo certi che questa iniziativa abbia raccolto, e continuerà a farlo, le adesioni ed il consenso dalle principali realtà presenti nell’area della Diocesi, anche grazie al supporto e l’attività di promozione di coloro che per primi hanno realizzato il progetto».

Essere una soluzione per far fronte a situazioni di emergenza è l’obiettivo del progetto “microcredito” promosso dalla Caritas Diocesana di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, la Confraternita delle Stimmate di Cisterna e la Banca di Credito Cooperativo Cassa Rurale e Artigiana dell’Agro Pontino, grazie al quale persone e famiglie che si trovano in condizione di particolare vulnerabilità economico-sociale e non riescono ad accedere ai finanziamenti bancari ordinari hanno la possibilità di ottenere un prestito fino a 2.500 euro. Il prestito può essere richiesto da persone con basse capacità di reddito, residenti o domiciliati, nel territorio della Diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno e, se straniere, in possesso di regolare permesso di soggiorno. Il microcredito è finalizzato alla copertura di uno stato di emergenza temporaneo, non strutturale, causato da situazioni impreviste, ad esempio: spese mediche onerose, spese legate alla propria abitazione, aumento tasse e/o costo libri per istruzione dei figli, etc. Il tasso fisso del prestito è pari al 3%, non c’è alcuna commissione bancaria. Il prestito dovrà essere rimborsato dai beneficiari a rate mensili per un massimo di 36 rate. Gli interessati possono chiamare la segreteria telefonica 0773-4068015 e lasciare un loro recapito telefonico, saranno ricontattati per fissare un appuntamento presso la Curia a Latina. I beneficiari potranno usufruire anche di un servizio di tutoraggio per tutto il periodo di rimborso del finanziamento e di educazione finanziaria per il miglioramento delle capacità di gestione del bilancio familiare.


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