L’angolo delle curiosità: La lingua

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La lingua non è uno strumento neutro: rivela la nostra visione del mondo, il nostro stile di vita, plasma la realtà che ci circonda, modificando valori e significati. La lingua è da sempre lo specchio di una società e l’italiano non fa eccezione. Porta in sé, stratificati, secoli e secoli di storia, ma continua a riflettere, giorno per giorno l’evoluzione del nostro costume, della nostra mentalità, delle nostre abitudini.                                                                         Giuseppe Antonelli

         La lingua di Cicerone era costituita da periodi articolati e complessi, mentre la lingua di Seneca era fatta di frasi brevi, staccate, tutte costruite su antitesi e simmetrie.

Lo spagnolo o il castigliano è una lingua neolatina, come l’italiano, il francese, il rumeno perché tutte derivano dalla lingua parlata anticamente dai romani. Lo spagnolo, lingua di antica tradizione, è la lingua ufficiale della Spagna, parlata anche in diversi paese dell’America centrale e meridionale, tra cui l’Argentina, il Messico e la Venezuela. Nel mondo, in totale, sono 400 milioni le persone che parlano lo spagnolo.

Il castigliano si chiama così perché è la lingua originaria dell’antico regno della Castiglia, trasformato poi nel regno di Spagna.

L’arabo è parlato da oltre 420 milioni di persone, abbracciando tre continenti e due oceani (Atlantico e Indiano). Molti sono gli autori che scrivono in arabo Per citarne alcuni: Mohammed Achaari, Raja Alem e la libanese Hoda Barakat. In tempi di migrazioni di massa la lingua araba è la voce della diaspora che dal nord Africa e dal medio oriente ha trovato rifugio in Europa.

 L’Oxford Dictionary  registra 615.000 vocaboli, l’inglese globalizzato, il Globish, di cui si servono oltre due miliardi di persone, ne conta circa 1500.

L’Accademia della Crusca, istituzione che vigila affinché la nostra lingua mantenga la sua bellezza, ha stabilito che il prefisso ”ciber” è da preferire a “cyber” ed è da leggere così come è scritto. Pertanto è meglio dire e scrivere “ciberbulli”, “ciberminacce” e “cibersicurezza”.

Secondo l’Unesco ci sono 7.000 lingue parlate nel mondo e di queste circa il 40% è in pericolo perché rischiano di non essere più utilizzate dalle nuove generazioni. In Italia sono diverse le minoranze linguistiche che rischiano di estinguersi.

Papa Benedetto XVI il 10 novembre 2012 ha istituito, “Motu proprio” una   Pontificia Academia Latinitatis dedita a sostenere l’impegno per una maggiore conoscenza e un più competente uso della lingua latina  tanto nell’ambito ecclesiale, quanto nel più vasto mondo della cultura. Questa particolare rivista è molto importante,  un vero gioiello di ricerca storico-filologica, perché la conoscenza della lingua latina è necessaria negli studi di teologia, filosofia, patristica, liturgia e canonistica.

 

 


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