MARINA DI BIBBONA. I Cinque Stelle danno il benservito a Salvini: “Non è più affidabile”. Come scrive Il Tirreno, la posizione del movimento è scaturita dal super summit convocato dal garante Beppe Grillo nella sua villa di Marina di Bibbona ed è espressa in una nota diffusa al termine dell’incontro. Al vertice erano presenti, come si legge nella nota, Luigi Di Maio, Beppe Grillo, Davide Casaleggio, Roberto Fico, Alessandro Di Battista, Paola Taverna e i capigruppo Patuanelli e D’Uva. “Tutti i presenti si sono ritrovati compatti nel definire Salvini un interlocutore non più credibile. Prima la sua mossa di staccare la spina al Governo del cambiamento l’8 agosto tra un mojito e un tuffo. Poi questa vergognosa retromarcia in cui tenta di dettare condizioni senza alcuna credibilità, fanno di lui un interlocutore inaffidabile, dispiace per il gruppo parlamentare della Lega con cui è stato fatto un buon lavoro in questi 14 mesi. Il Movimento sarà in Aula aula al Senato al fianco di Giuseppe Conte il 20 agosto”. La replica della Lega arriva attraverso i capigruppo Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari.”Se i grillini preferiscono Renzi alla Lega lo dicano chiaro, gli Italiani sapranno chi scegliere.”

Si era concluso intorno alle 17 il super summit Cinque Stelle convocato da Beppe Grillo nella sua villa di Marina di Bibbona. Il primo ad arrivare era stato Alessandro Di Battista, l’ex deputato finora rimasto in disparte. Poi Roberto Fico, il presidente della Camera, l’uomo con cui i dem da giorni hanno aperto il forno di quello che Matteo Salvini definisce il «governo horror» ma che rischierebbe di mettere il Capitano della Lega all’angolo e relegarlo all’opposizione. Infine anche Casaleggio e Di Maio, che è stato anche il primo a lasciare la villa nel pomeriggio. All’incontro erano presenti anche i capigruppo M5s di Camera e Senato, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli e la vicepresidente di Palazzo Madama, Paola Taverna.

Beppe Grillo ha riunito tutte le anime del Movimento a Marina di Bibbona, in un vertice che ha trasformato Villa Corallina in una sorta di base da cui lanciare una sfida a distanza al leghista, oggi (domenica 18 agosto) atteso in Versilia e a Massa. Un summit all’ora di pranzo proseguito nel pomeriggio tra il garante, il vice premier, il presidente della Camera, Casaleggio e Dibba.

Ormai non è un mistero. Dopo la “quarantena” politica, il comico è tornato a dettare la linea. Ed è stato il primo nel Movimento ad abbattere l’antico tabù. Pur di fermare “i barbari” ha dato l’ok a un governo Pd-M5S. Quasi una sconfessione per Luigi Di Maio, che Salvini da giorni insegue a suon di riaperture e retromarce sui migranti. Niente, la linea del guru è tracciata. Ma deve mettere insieme Di Maio reduce dall’accordo con la Lega, il movimentista Di Battista spesso in prima linea negli attacchi al Pd, e il presidente della Camera Fico, da sempre sensibile al richiamo della sinistra. In mezzo il patron Casaleggio che avrebbe già dato la sua benedizione ad una soluzione che eviti il ritorno alle urne, fosse anche l’intesa col Pd. In fondo telefonate e messaggi in queste ultime 48 ore sono state inequivocabili: “Non cadete nella trappola della Lega, ora c’è solo il Pd”.


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