Provincie, ecco il documento che l’UPI Lazio presenterà al Governo e al Parlamento

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Vincenzo Carnevale

Non si è mai affievolito il dibattito nazionale sul ruolo ben preciso che gli enti provincia dovrebbero avere dopo la riforma. Sul territorio pontino la discussione ha assunto toni coscienziosi e soprattutto responsabili da parte di chi, come il vice presidente della provincia Vincenzo Carnevale (foto sopra), chiede a gran voce al governo di definire gli strumenti necessari per garantire una gestione non solo istituzionale, ma dinamica ed attiva al fine di agevolare le richieste e le necessità dei cittadini. Carnevale si fa portavoce anche dell’UPI, l’Unione Provincie D’Italia, di cui è vice presidente regionale, e che in queste settimane ha redatto un ordine del giorno, da sottoporre alla sottoiscrizione dei sindaci delle città che compongono la provincia di Latina, da inviare all’attenzione del governo e del parlamento, nel quale si fanno una serie di richieste. Al governo i sindaci chiederanno: “di considerare le Province quali istituzioni costitutive della Repubblica, con un ruolo e attribuzioni peculiari nel sistema Paese; di proseguire senza indugi e con determinazione nel percorso di revisione della Legge 56/14 sia rispetto alle funzioni fondamentali che rispetto alla governance, poiché presentano limiti che hanno causato instabilità e incertezze a danno esclusivo delle comunità e dei territori; di porre fine alla situazione di incertezza finanziaria di questi enti – ormai unanimemente acclarata – con misure strutturali e programmatiche e al di fuori di interventi tampone fin qui adottati,restituendo alle Province piena agibilità e autonomia, così da potere permettere l’erogazione dei servizi essenziali loro affidati dalla Costituzione e dalle leggi; di considerare le Province quali enti strategici per il rilancio dello sviluppo del territorio, sia permettendo la messa in campo di investimenti nelle opere pubbliche e nel patrimonio in gestione, sia come strutture a sostegno degli enti locali del territorio”. Il documento parte da un input importante dato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che alla XXXIV Assemblea Generale dell’UPI, ha sottolineato: “Permane l’esigenza di presidiare adeguatamente funzioni di delicata e impegnativa rilevanza per la vita dei territori, dall’edilizia scolastica alla viabilità, che impattano direttamente su diritti primari delle persone, quali istruzione, mobilità, sicurezza”. Al parlamento inoltre i sindaci chiedono: “Di avviare immediatamente un dibattito costruttivo sul futuro delle Province, rifiutando qualunque implicazione di tipo propagandistico, nel pieno rispetto delle istituzioni; di assicurare nella prossima Legge di Bilancio interventi tali da garantire ai territori e alle comunità risorse per i servizi essenziali assegnati alle Province, nel rispetto dei diritti dei cittadini che noi Sindaci rappresentiamo”. Lo stesso Vice Presidente, Carnevale, sottolinea: “L’importanza che, nell’azione quotidiana al servizio delle città che i sindaci amministrano, rivestono le Province; istituzioni chiave per la coesione e il governo dei territori e attraverso cui sono garantiti servizi essenziali ai cittadini, quali la sicurezza nelle scuole superiori, la gestione ed efficienza delle strade provinciali, gli interventi per contrastare il dissesto idrogeologico. Servizi che sono diritti inalienabili che non possono essere assicurati a livello comunale ma che necessitano di un ente intermedio per l’erogazione ottimale”.


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