“Hikikomori”, in Italia già 100 mila ragazzi sono vittime di questo disagio: vivono chiusi in una stanza senza contatti con l’esterno.

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Letteralmente “stare in disparte, isolarsi”, Hikikomori è un termine giapponese usato per riferirsi a coloro che hanno scelto di ritirarsi dalla vita sociale . Tali scelte sono causate da fattori personali e sociali di varia natura.  Si tratta di un fenomeno incredibilmente vasto, eppure in pochi ne hanno sentito parlare, soprattutto al di fuori del Giappone.

In Italia,  l’attenzione nei confronti del fenomeno sta aumentando. L’hikikomori, infatti, il fenomeno  si  riferisce a chi decide di ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi (da alcuni mesi fino a diversi anni), rinchiudendosi nella propria camera da letto, senza aver nessun tipo di contatto diretto con il mondo esterno.

È un fenomeno che riguarda principalmente giovani tra i 14 e i 30 anni e di sesso maschile, anche se dai dati si evidenzia una crescita anche tra le ragazze.

Nasce e si costituisce ufficialmente l’Associazione “Hikikomori Italia Genitori”, aperta a tutti i genitori e parenti di ragazzi con problemi di isolamento sociale che desiderano sostenere la causa di “Hikikomori Italia”. L’obiettivo comune è quello di sensibilizzare le istituzioni al fine di ottenere maggiori diritti e servizi.


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Lorella Iaci
Laureata in lettere moderne, con specializzazione in critica letteraria, ho iniziato la carriera come collaboratrice del quotidiano “ Il Tempo” per 15 anni, occupandomi di politica, sociale ed eventi culturali. Con la rivista “Espresso” ho svolto tre inchieste di ampio spessore sociale. Dal 2004 al 2009, ho assunto l’incarico come consulente stampa di fiducia del sindaco di Aprilia, Santangelo. Specializzata nella comunicazione multimediale con titoli rilasciati direttamente dall’Ordine dei Giornalisti al quale sono iscritta dal 1997, ho scritto per il quotidiano La Provincia e collaboro attualmente anche con diverse testate per eventi sul territorio e per la cultura extra regionale.