“Io so’ Romeo, er mejo der Colosseo”, così cantava il gattone rosso protagonista del fortunato cartoon della Disney, “Gli Aristogatti”.
Analizzando il risultato delle elezioni provinciali, verrebbe da parafrasare la canzonetta sopracitata :” Io so’ Fazzone, er mejo de Via Costa”.
Il Senatore Claudio Fazzone, infatti, si riconferma il leader assoluto del centrodestra pontino, avendo eletto, nella magnifica Aula di Via Costa, ben quattro consiglieri: Vincenzo Carnevale, Luigi Coscione, Domenico Vulcano e Giovanna Miele.
Un trionfo di abilità e lavoro politico svolto sottotraccia, non sbandierato e declamato come sovente amano fare tanti arruffapopolo della politica di casa nostra.
Beninteso, sappiamo che qui trattasi di elezioni di secondo livello, vale a dire eletti che si votano fra loro senza possibilità per la gente normale di usare la matita e tracciare la croce, grazie ad una riforma demenziale e populista voluta dal Pd, eppure queste consultazioni ci offrono il quadro della abilità politica, del peso e della credibilità dei leader che si cimentano in trattative, accordi, schemi d’alleanze.
In tutto questo, evidentemente, Fazzone ha dimostrato a tutti, tanto agli alleati di centrodestra quanto alla sinistra, di farla ancora da padrone e di essere, semplicemente, il numero uno.
Alla festa per i 25 anni di Forza Italia, mia coetanea, uno degli interventi più apprezzati è stato quello di Salvatore De Meo. Il Sindaco di Fondi sarà quasi certamente nelle liste di Forza Italia per le elezioni europee del prossimo 26 maggio. L’occasione sarà ghiotta per il Senatore fondano: dimostrare ad un partito sempre più sbandato che in politica, piaccia o meno, si contano i voti.
Tutto si può dire a Claudio Fazzone tranne che ne sia sprovvisto, circostanza per la quale egli è uomo libero di poter dire e fare quel che pensa, infischiandosene di cerchi magici e vertici senza il becco d’un voto.
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