Una tavola rotonda interaccademica e interculturale per tessere rapporti socio-culturali e gastronomici con l’Egitto e la Cina, terre geograficamente lontane, ma legate all’Italia da uno storico filo rosso. Prendendo spunto dalla traversata del mercante veneziano Marco Polo, sotto l’egida dello chef italiano Pietro Parisi, Cuoco Contadino e Ambasciatore della Dieta Mediterranea nel mondo, inizierà la Prima Tappa del progetto che si terrà sull’Isola di Zamalek – Cairo, dal 26 al 31 gennaio 2019.
Il progetto, che prevede la collaborazione tra l’Università di Salerno, l’associazione UNISAPORI, l’Università del Cairo, le Autorità Egiziane, l’Istituto Italiano di Cultura al Cairo e il Centro Culturale Cinese al Cairo, è stato fortemente sostenuto dal Dipartimento di Scienze Umane Filosofiche e della Formazione – Università di Salerno – nella persona del Prof. Ruggero Andrisano Ruggieri e dello chef Parisi, per la realizzazione di un corso di formazione per chef sulla Dieta Mediterranea – considerata Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO.
Una nuova e importante forma di cooperazione per tracciare un comune denominatore tra i Paesi partecipanti, valorizzando materie prime comuni e non, rispettando tradizioni e apprendendo attraverso dimostrazioni pratiche di cooking show e convivialità.
L’evento – che ricade a ridosso delle celebrazioni del Capodanno Cinese e, unitamente all’evento “Taste of Sunshine – Una settimana di cucina cinese e italiana in armonia” – aprirà un varco gastronomico lungo la via della seta.
IL PROGETTO
IL CUOCO CONTADINO sulla Via di MARCO POLO
Progetto Interaccademico a tema Gastronomico
“Cibo conduttore” dei Paesi del Mediterraneo e delle vie della seta di Marco Polo è il raviolo, alimento transnazionale e versatile che cambia consistenza, sapore e forma in base al luogo di produzione: durante la prima tappa una delegazione italiana di professionisti – costituita da Ruggero Andrisano Ruggieri, Pietro Parisi, Nausica Ronca, Luca Martuscelli (UNISAPORI) e Sara De Bellis (Direttore editoriale MangiaeBevi, Curatore sezione “Viaggia”) – documenterà questo viaggio.
LO SCENARIO
Dalla via della seta ai giorni nostri: un breve accenno
Era il 1271 quando il giovane Marco Polo partiva da Venezia. Lungo questa rotta, nota come la via della seta – che si spinge da Venezia fino a San Giovanni d’Acri in Terrasanta, passando per la Turchia, la Persia, l’Afghanistan e, attraversando il deserto del Gobi, fino al Catài – tanti viaggiatori, tanti volti e tanti mercanti crearono scambi di merci, idee e di conoscenze, generando contaminazioni assorbite dai cibi quotidiani. Questa ritualità alimentare oggi è diventata terreno fertile di fusione e diffusione culturale, portatrice di antiche tradizioni da non perdere. L’Egitto possiede una ricca e antica cultura gastronomica che risale ai tempi dei Faraoni, in ragione soprattutto della sua influenza nelle tradizioni mediterranee e mediorientali.
IL RAVIOLO
Questione di forme e contenuti
Il fagottino di pasta ripiena che in Italia si chiama “raviolo”, in Cina “Jiaozi”[1], in Egitto “Sambousek” , in Turchia “Manti”, in Afghanistan “Mantu”, è presente – in forma, impasto, ripieno e cottura diversi – in tutti i territori attraversati dalla via della seta. Per tale motivo, durante questo evento, sarà celebrato come il fil rouge culinario.
I COOKING SHOW E LA FORMAZIONE
Mani in pasta: dare forma al raviolo con gli chef italiani, egiziani e cinesi
Un team di cinque cuochi italiani lavoreranno a stretto contatto con altrettanti cuochi cinesi, assistiti da giovani cuochi e studenti egiziani per apprendere – working in progress – i segreti della preparazione di queste ricette.
Oltre allo chef Pietro Parisi, sarà presente la chef Nausica Ronca, dedita a rivalorizzare e riscoprire la tradizione culinaria, rivoluzionando il mood del momento che vuole piatti sofisticati dagli ingredienti peculiari e ricercati.
Ambasciatori, industriali internazionali e nobiltà locale saranno stupiti e deliziati da piatti a base di ortaggi, legumi e ingredienti “poveri”: in questo modo gli chef dimostreranno come sia semplice ed ecosostenibile trasformare un piatto della tradizione in una portata di “alta cucina”.
GLI SPONSOR
La manifestazione, supportata dalla delegazione italiana, ha trovato ampio spazio grazie anche alla collaborazione con la società di internazionalizzazione Be Trade, al portale gastronomico Infofood.it e Molini Pizzuti che ha permesso una ricca e proficua corrispondenza tra aziende gastronomiche di varie parti del mondo.
PIETRO PARISI CHEF, IL CUOCO CONTADINO – DIRETTORE ARTISTICO – Cenni Biografici
Pietro è un cuoco appassionato. Di sapori e profumi specialmente, quelli che lo rimandano ai giorni della sua infanzia: quelli del ragù della nonna Nannina, la quale la domenica svegliava la sua casa; delle polpette al sugo di pomodoro San Marzano; delle candele spezzate alla “genovese”; ottenuta con purea di cipolla bianca e carne di vitello stufata. Al centro della sua cucina spesso c’è il riutilizzo di tutto ciò che normalmente viene considerato scarto.
A bucce, gambi, foglie Pietro dà una nuova vita. “Per educazione e scuola – ama ripetere – sono contrario a qualsiasi spreco, perché spesso è nelle parti meni nobili che si celano i sapori veri.” Ciò che rende Pietro davvero speciale è la ricerca dei prodotti di stagione, che seleziona personalmente dai suoi amici contadini, cercando di sostenere lavoratori e prodotti locali. L’obiettivo di Pietro è eliminare dalle cucine i grandi selezionatori e farvi rientrare i piccoli produttori del territorio, dare luce ai sacrifici di questi uomini e queste donne, diffondere la conoscenza di metodi sani di produzione, trasformazione e lavorazione del cibo, facendo riemergere le buone tradizioni che non dovrebbero mai essere privilegio per pochi. Per Pietro cucinare è cultura e non solo manualità e il rapporto con i contadini, la possibilità di osservare i loro volti, è un sostegno prezioso nella sua ricerca di nuove strade da percorrere.
NAUSICA RONCA – Cuoca Contadina
“Sono dieci anni che faccio parte della famiglia di Nonna Nannina di Cava de’Tirreni. Da lei ho imparato ad ascoltare, ed i suoi consigli mi hanno portato ad avere successo in ambito familiare e ristorativo. Dal mio primo anno di vita, e per tutti gli anni fino all’adolescenza, ho trascorso i mesi estivi in Grecia per salare le acciughe nella fabbrica di mio padre. Ho imparato lì le abitudini, le tradizioni e l’arte culinaria di una “Mediterraneità” ancora più tenace. Osservando poi mia “Nonna Nannina” di 89 anni di Cava de’Tirreni mi sono accorta che conduceva una vita così simile ai paesini della Grecia, ma tanto più ricca di valori etico/culinari che bisogna tramandare. Così, dopo tanta ricerca e studio approfondito, ho aperto il mio “ristorante contadino” dove cucino le mie pietanze seguendo la tradizione che accomuna tutto il popolo del sud. Ancora oggi, prima di proporre un piatto, corro da lei per un consiglio e per appropriarmi il più possibile di quell’ anima genuina che, trasferita nei piatti, fa sognare i miei commensali facendoli viaggiare indietro nel tempo.”
PROGRAMMA DELL’EVENTO
Le vie di Marco Polo, Italia – Cina
26 – 31 Gennaio 2019 | Hotel FLAMENCO, isola di ZAMALEK, la parte più esclusiva del Cairo.
GIORNO 26: MASTERCLASS con gli studenti dell’Università del Turismo del Cairo, aspiranti Chef: personalità accademiche, stampa egiziane; segue tasting dei prodotti della master class;
GIORNO 27: VIP italo – egiziani. Cena italiana servita al Tavolo, con presenza del corner cinese;
GIORNO 28 Upper class egiziana (imprenditori, commercianti, generali ecc.); cena italiana a buffet, con presenza del corner cinese;
GIORNO 29: Serata Fusion; diplomatici di tutti i paesi, con particolare riferimento alle Vie della Seta; presenza di Stampa internazionale; cena incentrata sui piatti comuni ai due paesi (raviolo, spaghetti, ecc.). Buffet Italiano da una parte e Cinese dall’altro;
GIORNO 30: Serata a cura del Centro Culturale Cinese; piatti cinesi con un’isola cucina italiana;
GIORNO 31: Vernissage di opera d’arte italiane, egiziane e cinesi presso L’Istituto di Cultura Italiana; cena cinese con corner di cucina italiana.
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