Parte la stagione di prosa al Teatro Fellini. In scena il 24 novembre “Gli sposi” di David Lescot

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PONTINIA – Con “Gli Sposi – romanian tragedy” si apre la stagione di prosa 2018 /2019 dello storico Teatro Fellini di Pontinia, promossa dal Comune di Pontinia e dall’ ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio. Il direttore artistico del Fellini, Clemente Pernarella ha scelto questa pièce di David Lescot per dare il via alla stagione, uno spettacolo a tinte noir che ben rispondeva ai criteri di programmazione con cui ha selezionato tutti gli appuntamenti per il pubblico: la scena contemporanea, il peso della storia, la velocità, la modernità e il futuro.

Il componimento teatrale di Lescot, diretto e interpretato da Elvira Frosini e Daniele Timpano, porterà in scena la storia dei dittatori Nicolae Ceausescu ed Elena Petrescu, i “Macbeth” dei Balcani che dopo venti anni di tirannie, dopo aver subito un processo sommario, sono stati giustiziati davanti alle telecamere nel dicembre del 1989. Le scene crude e drammatiche state trasmesse in tutto il mondo. Le parole di Lescot come rileva il traduttore del testo Attilio Scarpellini “seguono passo dopo passo, dalla nascita alla morte, la resistibile e quasi casuale ascesa dei coniugi Caeusescu dalle oscure origini contadine fino ai vertici della Romania comunista –ed è un’ascesa nel grottesco di un’esilarante commedia nera scandita dalla stupefacente mancanza di qualità di due Macbeth dei Balcani, poco dotati e fallimentari in tutto, tranne che nel gioco in cui primeggiano tutti gli uomini privi di vocazione e di qualità: il potere”.

Per l’autore de “Gli sposi” non c’è nulla di cui il teatro non possa parlare, dalle storie personali, che poi si rivelano sempre politiche, a quelle più globali, dai sopravvissuti alla Shoah al potere del denaro, dalle dittature comuniste nei paesi dell’Europa dell’Est alla Comune di Parigi. La “casuale“ dittatura comunista dei Caeusescu in Romania narrata ne “Gli sposi” è un tipico esempio della capacità di Lescot di tessere parole tra le storie piccole e personali e quelle grandi che segnano le sorti di un paese.

La partenza della stagione di prosa richiama la precedente gestione di Clemente Pernarella: in scena Daniele Timpano nel 2008 giovanissimo protagonista della stagione programmata allora, esordiente quasi sconosciuto, oggi uno dei nomi più affermati della scena nazionale e internazionale. Arriverà a Pontinia, a pochi giorni dal debutto nazionale nel cartellone del Teatro di Roma, con un progetto costruito tra l’Italia e la Francia. Per la prima volta, infatti, con Elvira Frosini, sua compagna in scena e nella vita, si cimenterà con un testo non suo.

Il primo appuntamento con la prosa sarà un’occasione per vivere un teatro in maniera diversa, fresca e originale. La proposta ricalca gli schemi che erano soliti nelle stagioni che videro il Fellini protagonista della programmazione sul territorio: apertura alle ore 19:00, musica dal vivo primo dello spettacolo, aperitivo nel bellissimo foyer della galleria mostra d’arte ancora in corso, nello specifico, e sempre a cura della Romberg di Italo Bergantini, Marcello Scopelliti con “Nicolosi 32”.Roberto D’erme sarà il protagonista del momento musicale con la sua voce e la sua chitarra.
Evidenzia Clemente Pernarella:”Quello a cui teniamo è condividere un modo di vivere il teatro, condividere la proposta di fare del teatro il centro della comunità, uno spazio per socializzare e crescere. La nostra programmazione continua a mantenere lo stesso carattere: programmiamo da sempre il teatro, gli autori, gli interpreti che parlano alla contemporaneità. La polvere la lasciamo solo alle tavole del palcoscenico, poca ma noi attori ci sentiamo a casa solo li. Per il resto ci teniamo che si respiri aria fresca e nuova sempre. Il teatro non è una esperienza da esibire ma da vivere”.


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