LATINA- Eri venuto da lontano,da Misilmeri,(Palermo), quella terra di Sicilia, ricca di scrittori, di storia, di arte, ma anche di mafia,quando ancora eri ragazzo e ti sei integrato bene nell’agro pontino, insieme alla tua splendida moglie e ai tuoi bellissimi figli.Di professione eri grafico,ti piaceva la carta stampata, capivi e sapevi tutto.Avevi imparato a Palermo, dove si cresce subito,come cronisti,perché la Sicilia è importante per apprendere certi passaggi fondamentali della cronaca. Quella Sicilia che ha dato i natali ,tra l’altro, a Pirandello,Sciascia,Camilleri. Hai scelto la tua strada e quando sei venuto qui, hai trovato lavoro a Frosinone, con Ciociaria Oggi,poi a Latina,dove hai proseguito con Latina Oggi,quindi con la Provincia, e poi con Latina oggi notizie.
Con Nino La Scala ci siamo conosciuti ed è stata subito una sincera amicizia. Volevi fare il salto nel giornalismo professionistico e ti suggerii la strada necessaria, per fare l’esame. Andammo insieme in tribunale, dal giudice Giovanni Maria De Angelis, anche lui scomparso prematuramente e ci accolse con eleganza e fummo contenti di aver parlato con una persona preparata e squisita. Andammo anche a Roma, all’ordine dei giornalisti, poi fondammo insieme, il giornale on line “Specchio quotidiano”, perché avevi già compreso che la strada dei giornali on line era il futuro e tu,che amavi il cartaceo,eri sempre avanti,con la tua ironia, con la tua sapienza,la tua intelligenza.Mi hai aiutato a comprendere qualcosa in più del computer,io, che ero un analfabeta in questo settore. E’ vero, abbiamo avuto anche dei momenti di incomprensione, quando non fui più direttore della testata e tu prendesti il mio posto.
Io rimasi male, ma capii che non ero stato all’altezza e tu, per questo, sei voluto subentrare, ma io,tutto ciò l’ho capito dopo.Poi,un giorno dicesti “ho sottovalutato la persona ed ho badato,soprattutto,alle cose materiali” Tu avevi colto, in ritardo, la mia personalità, intrisa di ingenuità, timidezza, come fossi ancora un bambino.
Tutte caratteristiche che hanno influenzato la mia vita, facendomi arrivare,a volte,in ritardo e perdendo alcuni treni importanti.Ma così è la vita, perché non siamo tutti uguali e tu questo aspetto lo hai compreso dopo,ma con te ho agito sempre con correttezza e alla fine ci siamo stimati, reciprocamente e tu hai valutato la mia personalità,la mia onestà e tornammo insieme, con il sorriso di sempre.Poi, hai dato preziosi suggerimenti a Valeriano Cervone per il suo “News 24”,che sta crescendo,grazie a te, e che tu dovevi, in qualche modo, contribuire a farlo diventare adulto.Ora ci mancherai,ma sarai sempre vicino a noi. L’altro ieri, all’Icot, mi hai detto “non sottovalutare il dolere al ginocchio” e poi mi hai stretto la mano. Non ti aspettavi che ti sarei venuto a trovare e invece ce l’ho fatta e tu sei stato sorpreso e felice.
E’ stata l’ultima volta! Non è stato così per Angelo Fioraso e Aldo Giungarelli. In quei casi ha prevalso la pigrizia mentale,il fatto che uno pensa che c’è ancora tempo e invece la morte arriva nei momenti in cui non te l’aspetti.
Tua moglie ha sperato,fino alla fine ed io sono intervenuto per far fare le analisi e la trasfusione,lei è stata contenta,si è sentita sollevata,ma sapevo che era inutile.Il dr Petricola, primario del reparto “hospice le Rose” è stato comprensivo ed amorevole,insieme a tutto il personale.
Grazie Nino, per quello che hai fatto nei miei confronti e verso i tuoi cari.Per questo io non ti potrò mai dimenticare.
Addio Nino ti penserò lassù, oltre le nuvole. I funerali si svolgeranno domani alle 15 nella cattedrale San Marco di Latina


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