Moscardelli: le sfide del PD del Lazio in vista delle primarie del 25 novembre

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LATINA- Il dato degli iscritti in provincia di Latina ha assegnato al candidato Claudio Mancini il 70% dei voti . A livello del Lazio si registra la prevalenza a Roma sempre di Claudio Mancini mentre in provincia di Roma, a Frosinone e nel Lazio nord c’è una netta affermazione del Senatore Astorre . Buona prova di Andrea Alemanni assessore del II Municipio di Roma. Questo voto rappresenta però solo la prima fase per l’accesso alle primarie del 25 novembre aperte a tutti gli elettori . Il voto degli iscritti è legato a ciascuna realtà da aspetti peculiari . A Roma il costo della tessera è il doppio rispetto al resto del Lazio e anche in termini di rappresentanza per l’assemblea regionale ciascuna circoscrizione provinciale ha assegnato un certo numero di seggi in base alla popolazione e al voto politico . Roma è il collegio che naturalmente esprime maggiore rappresentanza . La mobilitazione del partito crescerà in queste settimane . A livello provinciale abbiamo un mese intenso di iniziative . Ciascun circolo prima del 25 novembre organizzerà un confronto per le varie mozioni congressuali . Ci saranno 4 ulteriori assemblee comprensoriali dedicate al tema sanità e altrettante dedicate alle infrastrutture e allo sviluppo . Sono in programma 4 iniziative in collaborazione con l’Istituto Altiero Spinelli dedicate all’Europa e all’obiettivo che persegue il PD degli Stati Uniti d’Europa .
Il congresso regionale del 25 novembre vedrà rinnovare il partito regionale che è chiamato al compito di aprire una fase di riforma dell’architettura istituzionale del Lazio con un nuovo ruolo delle Province e dei comuni per favorire secondo il principio di sussidiarietà una governance del Lazio nuova che rifugga da logiche accentratrici e legate ad un neocentralismo inefficiente. Il PD deve farsi promotore di un progetto di sviluppo che coinvolga l’intera Regione, l’integrazione del Lazio sud e del Lazio nord in funzione di equilibrio con la città metropolitana che pure stenta a decollare e che affermi un partito attivo , autonomo e al servizio della comunità regionale, capace di valorizzare una classe dirigente che si formi nei vari livelli istituzionali favorendo il ricambio dal basso superando le barriere che oggi impediscono questa osmosi virtuosa, a causa di leggi elettorali che prevedono la caduta degli Enti in caso di assunzione di nuove responsabilità di Presidenti e Sindaci .


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