Sulla nuova scuola Gramsci di Aprilia, è polemica. ” Il terreno ex Canebi ” di via Tiberio è inadeguato, interrogazione della Lega

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Sul sito dove dovrebbe sorgere il nuovo edificio della Scuola A. Gramsci di Aprilia è già polemica. Parte l’interrogazione a risposta scritta del consigliere Roberto Boi affinché il Sindaco Terra faccia chiarezza sulla questione che solleva molteplici perplessità. Fra i quesiti, anche come mai l’amministrazione attuale, pur incontrando ostacoli, si ostina a ritenere il terreno dell’ex Canebi in via Tiberio, il sito migliore.

“Un interrogativo, si legge nella nota,  al quale i meetup dei Grilllini Apriliani e Cittadini Pentastellati, stanno tentando invano di dare risposta da alcune settimane, dopo aver approfondito lo studio del progetto e del contesto dove il nuovo plesso dovrebbe vedere la luce. La Lega ha deciso di far proprie le perplessità dei due gruppi legati al M5S e raccogliere il loro invito a collaborare. Alcuni giorni fa il consigliere Roberto Boi, ha protocollato una interrogazione a risposta scritta rivolta al sindaco Antonio Terra e al presidente del consiglio Pasquale De Maio, invitati a fare chiarezza una volta per tutte su questioni tecniche che è importante conoscere per poter rispondere a tutti i nostri interrogativi.

Incongruenze cui si uniscono anche criticità legate alla scelta del sito, che sembrerebbe non idoneo per problemi legati alla viabilità e alla sicurezza.

Per questo, nell’interrogazione Lega- meetup Grillini e Pentastellati abbiamo richiesto anche i criteri adottati nella scelta del sito della nuova scuola, vista la totale assenza di parcheggi e l’inadeguata viabilità delle tre vie di accesso, la cattiva esposizione solare e illuminazione di cui godrà il nuovo plesso e in che modo siano stati calcolati gli standard urbanistici, considerato che quelli al verde pubblico sono diversi da quelli relativi ai servizi per la comunità, per cui una conversione di circa 1,5 ettari di verde pubblico in servizi determina che ci saranno 1,5 ettari a servizi in più e 1,5 ettari di verde pubblico in meno, in contrasto con quanto stabilito dalla legislazione in materia di standard urbanistici.

Chiediamo inoltre come sarà possibile evacuare in maniera rapida un sito che sorge in prossimità di due strade trafficate e una cieca e nel caso da dove potrebbero accedere i mezzi antincendio: un’autopompa potrebbe infatti finire per bloccare la via principale e il traffico nell’orario di ingresso e uscita, ma anche in caso di fuga potrebbe bloccare il passaggio ai carabinieri di via Tiberio e l’accesso del pronto soccorso. Infine, in caso di sisma la scuola si trova circondata da edifici di quattro piani, palazzi vecchi e ruderi che non rispondono ai criteri antisismici stabiliti dalla normativa: come potrà essere evacuata la scuola circondata da edifici a rischio crollo? “


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